Amore in caricatura, Venezia, Fenzo, 1761

Vignetta Frontespizio
 SCENA IX
 
 La BARONESSA, poi il conte POLICASTRO
 
 baronessa Olimpia
 Il cavalier Tritogano
 per me saria una gioia
 ma la sua affettazion mi reca noia.
 conte Policastro
250È permesso?
 baronessa Olimpia
                           È permesso.
 conte Policastro
 Scusate.
 baronessa Olimpia
                   Vi ho scusato.
 conte Policastro
 Da madam di Cracché son qui mandato.
 baronessa Olimpia
 Ebbi un’altra imbasciata.
 conte Policastro
 La sorte ho procurata
255di venire ancor io... perché... vel giuro
 dalla vostra beltà son reso estatico.
 baronessa Olimpia
 (Io non posso soffrir questo flemmatico).
 conte Policastro
 Madama mi comanda...
 baronessa Olimpia
                                              Sì, ho capito.
 Accettato ho l’invito,
260oggi sarò da lei.
 conte Policastro
                                Se comandate
 io vi posso servir.
 baronessa Olimpia
                                   No, grazie, andate.
 conte Policastro
 Parto, vado, obbedisco.
 Vorrei dir... ma non so... ma non ardisco.
 
    Vorrei dirvi, o mia regina...
265Vi vorrei spiegar il cor.
 Ah il timore mi assassina.
 Maladetto sia il timor.
 
    Lo vedete, lo sapete.
 Conoscete il mio rossor. (Parte)