Amore in caricatura, Venezia, Fenzo, 1761

Vignetta Frontespizio
 SCENA PRIMA
 
 Giardino pensile.
 
 Madama di CRACCHÉ, monsieur de la CÔTERÔTI, il marchese CARPOFERO, il cavaliere TRITOGANO, il conte POLICASTRO
 
 monsieur Côterôti
 
    Vi presento madam di Cracché
 quest’anemolo colto da me
 e con esso vi dono il mio cor.
 Ah che viva, che viva l’amor.
 
 marchese Carpofero
 
5   Vi presento madama vezzosa
 questa fresca freschissima rosa
 che somiglia a quel tenero cor.
 Ah che viva, che viva l’amor.
 
 conte Policastro
 
    Vi presento un giacinto novello.
 
 cavaliere Tritogano
 
10Vi presento un garofano bello.
 
 a due
 
 Sì madama vel dono di cor.
 Ah che viva, che viva l’amor.
 
 madama di Cracché
 
    Questi fiori sì belli, sì rari,
 sì signori, da voi mi son cari,
15gli aggradisco, gli accetto di cor.
 Ah che viva, che viva l’amor.
 
 tutti
 
    Dalla reggia di Pafo e di Gnido
 ha portato l’arciero Cupido
 fra quest’ombre la pace del cor.
20Ah che viva, che viva l’amor.
 
 Madama
 Olà, servi, recatemi
 nastri, forbici, spille,
 che vo’ per mio diletto
 sì vezzoso bucché legarmi al petto.
 monsieur Côterôti
25Ecco un nastro, madama. (Si leva il nastro della spada)
 marchese Carpofero
 Madama, ecco le spille. (Cava un astuccio)
 conte Policastro
                                              Ecco le forbici
 e d’acciaio perfetto. (Cava una custodia colle forbici)
 cavaliere Tritogano
 Ecco al vostro comando uno specchietto. (Cava una scatola in cui vi è lo specchio)
 Madama
 Siete tutti obbliganti,
30siete tutti cortesi. In voi ravviso
 Adone, Ganimede, Aci e Narciso.
 monsieur Côterôti
 Ahimè, madama, Adone
 fu in cervo convertito.
 marchese Carpofero
 Madama, fu rapito
35Ganimede da Giove.
 conte Policastro
                                         Aci infelice
 fu tramutato in cristallino umore.
 cavaliere Tritogano
 E Narciso, meschin, divenne un fiore.
 Madama
 Ah sì le metamorfosi
 sien da me rinovate. Al mio Narciso
40che si cambi in un fiore io gli prescrivo
 ma sia per l’amor mio fior semprevivo.
 Rapito Ganimede
 sia da questo mio core. Aci divenga
 di nettare amoroso amabil fonte
45e il mio tenero Adone
 costante al suo destino
 si trasformi fedele in can barbino.
 a quattro
 
    Viva madama bella e brillante,
 viva chi l’ama, viva il bel cor.
 
 Madama
 
50   Cavalierino, caro contino,
 caro marchese, caro monsieur.
 
 tutti
 
    Senza malizia noi ci spassiamo,
 noi ci godiamo la gioventù.
 
 Madama
 Ehi marchese Carpofero.
 marchese Carpofero
                                                Madama.
 Madama
55Di visitare ho brama
 la contessa Gingè. Deh favorite
 di mandar l’imbasciata.
 marchese Carpofero
 Tosto vi servirò. (Si alza)
 Madama
                                 Bene obbligata.
 marchese Carpofero
 Stelle, che non farei
60per quegli occhi sì bei che m’han piagato?
 Sul dorso io volerò del nume alato.
 
    Se il dio Cupidine
 mi presta l’ale
 dall’orto pensile
65m’involerò.
 
    E a capitombolo
 giù per le scale
 col piè sollecito
 mi getterò. (Parte)