L’amore artigiano, Venezia, Fenzo, 1761

Vignetta Frontespizio
 SCENA XIII
 
 FABRIZIO, poi ROSINA colla scolara
 
 Fabrizio
405Eh capisco benissimo
 ch’ella è accesa di me ma non per questo
 io voglio intisichirmi.
 Sarà quel che sarà, vo’ divertirmi.
 Rosina
 Posso venir?
 Fabrizio
                          Rosina?
410Venite pur carina.
 Rosina
                                    In anticamera
 non ritrovai nessuno.
 Chiamo, richiamo e non risponde alcuno.
 La padrona dov’è?
 Fabrizio
                                     Colla cuffiara
 sta nel suo gabinetto.
 Rosina
415Con Angiolina?
 Fabrizio
                               Sì, con essa appunto.
 Rosina
 Son venuta in mal punto,
 con lei riscontrarmi ora non vuo’.
 Fabrizio
 Aspettate qui dunque.
 Rosina
                                            Aspetterò.
 Fabrizio
 Vi terrò compagnia, se l’aggradite.
 Rosina
420Fabrizio cosa dite?
 Voi mi fate piacer.
 Fabrizio
                                     Cara Rosina
 siete tanto gentil che chi vi mira
 voi fate innamorar.
 Rosina
                                      Va’ via ragazza,
 va’ di là in anticamera
425e ch’io ti chiami aspetta. (La ragazza vuol partire)
 Ehi ascolta, Lisetta.
 Se mio padre o Giannino o qualcun altro
 ti viene a domandar con chi ho parlato,
 non lo dire a nessun del cameriere.
430Va’ via; va’ in anticamera a sedere. (Piano alla scolara che parte)
 (Io mi vo’ divertire un pocolino.
 Guai a me, se vedesse il mio Giannino).
 Fabrizio
 Chi vi accomoda il capo?
 Rosina
                                                Oh da me sola.
 Son povera figliuola,
435io non posso pagare il parrucchiere.
 Fabrizio
 Ben; se avete piacere
 d’essere accomodata
 verovvi io stesso ad acconciar la testa.
 Rosina
 Oh sì sì, qualche festa
440ma in casa ho soggezione. Da un’amica
 anderò ad aspettarvi
 e verrà la scolara ad avvisarvi.
 Fabrizio
 Giacché siamo qui soli
 volete che vi accomodi il tuppè?
 Rosina
445Sì sì, quel che volete.
 Mi farete piacer.
 Fabrizio
                                  Dunque sedete. (Prende una sedia e la dà a Rosina ed ella siede)
 Rosina
 (Che dirà l’Angiolina
 se mi vede col capo accomodato?)
 Fabrizio
 Sono ben fortunato
450stamane in verità. (Accomodandole col pettine il tuppè)
 Rosina
 Tutta vostra bontà.
 Fabrizio
                                     Che bel piacere
 accrescere le grazie a un sì bel viso!
 Rosina
 Oh cosa dite mai?
 Fabrizio
                                    Che bella testa!