Amor contadino, Venezia, Fenzo, 1760

Vignetta Frontespizio
 SCENA V
 
 Atrio villereccio che introduce al rustico albergo di Timone.
 
 La LENA colla rocca scacciando alcuni villani
 
 Lena
 Via di qua, impertinenti.
 Faticato ho finora a fare i gnocchi,
 se ne toccate un sol, vi cavo gli occhi.
170E poi li ho numerati
 e so ben quanti sono.
 Son ventiquattro mani,
 dodici mano dritte
 e dodici mancine,
175che fan dieci dozzine,
 e avrete a far con me, se li toccate,
 e saranno roccate e bastonate. (Minacciandoli colla rocca, essi partono)
 Li ho fatti belli belli.
 Saranno buoni buoni. (Filando e parlando interpollatamente)
180Piaceranno a mio padre,
 piaceranno alla Ghitta.
 E Ciappo poverino
 che gli piacciono tanto!
 Vorrei ne avesse tanti,
185vorrei li avesse tutti.
 E darei, se potessi, al mio Ciappino
 anche il mio cor per un maccaroncino.