La fiera di Sinigaglia, Roma, Grossi, 1760

Vignetta Frontespizio
 SCENA II
 
 GIACINTA e GRIFFO e ORAZIO travestito come prima
 
 Griffo
 Non temete niente,
 venite francamente;
1320già siete sconosciuto
 ed io sono qui pronto in vostro aiuto.
 Giacinta
 Oh caro signor Griffo,
 anch’io vel raccomando.
 Orazio
                                              Parmi sempre
 aver dietro alle spalle
1325spie, sbirri, insidiatori;
 mi accompagnan per tutto i miei timori.
 Griffo
 Per or non vi è pericolo.
 Coi creditori vostri
 ho preso tempo e fino a questa sera
1330sul finir della fiera
 ad aspettar son pronti
 che lor siano da voi saldati i conti.
 Orazio
 Come li salderò,
 se denari e se robba or più non ho?
 Griffo
1335Lasciate fare a me; trovar io spero
 la via per cui possiate
 uscir dal labirinto;
 son per impegno ad aiutarvi accinto.
 Giacinta
 Gran testa è quella al certo;
1340meriterebbe fra gli astuti il serto.
 Orazio
 Se Prospero volesse
 mi potrebbe giovar; ma è un avarone.
 Griffo
 Con vostra permissione
 aspettate ch’io torno.
1345Poco vi manca a terminare il giorno.
 
    Degli amici sono amico,
 quel ch’io faccio, quel ch’io dico
 lo fo sempre di buon cor.
 E quest’altra gioia bella
1350qualche cosa merta anch’ella
 e per lei m’impegno ancor.
 
    Non vi venga in fantasia
 di provare gelosia, (Ad Orazio)
 qualche premio so ch’io merto,
1355potrei fare il bell’umor.
 Ma son troppo di buon cor. (Parte)