La fiera di Sinigaglia, Roma, Grossi, 1760

Vignetta Frontespizio
 SCENA XIII
 
 GIACINTA e detti
 
 Giacinta
 Presto signor Orazio,
 salvatevi, fuggite.
 Orazio
                                   Cos’è stato?
 Giacinta
1000Voi siete ricercato.
 Orazio
 Da chi?
 Giacinta
                  Dalla giustizia. I creditori
 vi cercano per tutto.
 Orazio
                                       Pagherò.
 Giacinta
 Quando?
 Orazio
                    Quando ne avrò.
 Giacinta
                                                    Ma intanto...
 Orazio
                                                                              Intanto
 Griffo dove sarà?
 Lisaura
1005(Sono assai fortunata in verità).
 Giacinta
 Non lasciate trovarvi.
 Vi consiglio celarvi. In casa mia
 venir non vi conviene;
 ma io vi voglio bene,
1010io vi nasconderò.
 Se venite con me, vi salverò.
 Orazio
 Andiam dove vi pare.
 Ah mi sento tremare. (Vuol partire)
 Lisaura
                                           Signor mio, (Ad Orazio con ironia)
 gli rendo grazie della sua bontà.
 Orazio
1015Accettate la buona volontà. (A Lisaura)
 Giacinta
 Cosa vi avea promesso? (A Lisaura)
 Lisaura
                                               Il suo buon core,
 si esibiva di farmi il protettore.
 Giacinta
 È ver? Meritereste... (Ad Orazio)
 Orazio
                                         Andiamo via.
 Giacinta
 E voi padrona mia, (A Lisaura)
1020che i protettori ricercando andate...
 Orazio
 Presto per carità. (A Giacinta)
 Giacinta
                                   Non mi seccate.
 
    Siete un perfido, un ingrato,
 vi dovrei abbandonar. (Ad Orazio)
 Sulla fiera in questo stato
1025non si viene a civettar. (A Lisaura)
 
    Voglio dir quel che mi pare. (Ad Orazio)
 Vi dovreste vergognare,
 questa vita non si fa. (A Lisaura)
 Siete ben accompagnati,
1030due falliti, due spiantati, (A tutti due)
 e la vostra falsità,
 no, non merita pietà. (Parte seguita da Orazio)