La fiera di Sinigaglia, Roma, Grossi, 1760

Vignetta Frontespizio
 SCENA IV
 
 ORAZIO e detti
 
 Orazio
 Ehi Griffo, una parola.
 Prospero
 (Ecco qui lo spiantato
695che ha venduto i cotoni a bon mercato).
 Griffo
 (Siete giunto in buonora). (Piano ad Orazio)
 Orazio
 (Che Prospero non senta i fatti nostri). (Piano a Griffo)
 Griffo
 (Egli è colui che il danaro darà). (Come sopra)
 Orazio
 (Prospero?) (Come sopra)
 Griffo
                          (Appunto). (Come sopra)
 Orazio
                                                 (Ohimè! Gli avete detto
700ch’io son quel che vorrebbe
 la robba ipotecar?) (Come sopra)
 Griffo
                                       (Non l’ha saputo). (Come sopra)
 Orazio
 (È quegli a cui venduto
 ho lo stesso coton, come vi ho detto).
 Griffo
 (Oh! Zitto, zitto, non gli diam sospetto).
 Orazio
705(Ora come faremo?)
 Griffo
 (Lasciate fare a me, rimedieremo).
 Prospero
 (Scommetto che lo sciocco (Da sé)
 medita col sensale un qualche scrocco).
 Griffo
 Signor Prospero caro,
710mi dispiace di darvi
 una trista novella.
 Prospero
                                    E cosa è stato?
 Griffo
 Voi avete comprato
 da questo galantuomo
 il cotone ad un prezzo e in tal maniera
715che a un mercante d’onor non istà bene
 e stornare il contratto a lui conviene.
 Prospero
 Ho sborzato il danaro.
 Orazio
                                           Cento zecchini
 mi ha pagato in contanti
 e il resto in tanti guanti
720vecchi, storpi, retenti,
 buoni soltanto da stirar gli unguenti.
 Due casse egli mi ha date
 d’aghi e spille spuntate,
 dei pettini di corno
725per pettini d’avorio e sessantotto
 tabbacchiere di legno e un specchio rotto.
 Prospero
 Tutta robba perfetta.
 Griffo
                                         E perché mai
 per prezzo del cotone
 prendere cose tai? (Ad Orazio)
 Orazio
                                      Me ne vergogno.
730Ma di cento zecchini avea bisogno. (A Griffo)
 Griffo
 E voi vi approfittate
 delle buone occasion. (A Prospero)
 Prospero
                                          Non mi seccate.
 Griffo
 Signor vi parlo schietto.
 Si anderà alla giustizia.
 Orazio
735E palese farò la sua malizia.
 Prospero
 Siete ladri assassini.
 Orazio
                                        Bravo, bravo.
 Un galantuom voi siete.
 Ma se non rifarete
 al pover venditore il prezzo onesto,
740voi anderete in prigion, ve lo protesto.
 Prospero
 
    Tal insulto ad un mio pari?
 Ho sborsato i miei danari
 ed ho fatto quel contratto
 ch’è piacciuto al venditor.
745(Ah mi sento dal timor
 palpitar in seno il cor).
 
    Ehi sentite, senza lite
 qualche cosa vi darò. (Ad Orazio)
 Ascoltate, non parlate,
750riconoscervi saprò. (A Griffo)
 Se volete due zecchini...
 Assassini, malandrini.
 (Dar danari, o questo no). (Da sé)
 
    Vi darò una tabacchiera. (A Griffo)
755Ci vedremo questa sera. (Ad Orazio)
 Ah mi sento dal tormento
 che più fiato in sen non ho.
 Maledetti io creperò. (Parte)