Filosofia ed amore, Venezia, Fenzo, 1760

Vignetta Frontespizio
 SCENA XVI
 
 Scuola di Xanto.
 
 XANTO e vari scolari seduti che ascoltano la lezione, poi ESOPO
 
 Xanto
 Abbadate, scolari,
 a quel ch’io vi dirò
540e sapienti e felici io vi farò.
 Ma Leonzio per anche
 non viene alla lezion? Quel ragazzaccio
 ha il cervello distratto in amoretti
 ed in lui la ragion cede agli affetti.
545Andatelo a chiamar. (Lo compatisco.
 Anch’io sento nel core
 che l’umana ragion cede all’amore.
 Lo so che Menalippe
 poco mi ama e moltissimo m’inquieta
550e pure all’evidenza
 la passion contrasta,
 filosofia non basta
 a superar l’affetto
 e la deggio soffrire a mio dispetto).
555Orsù giacché ci siamo
 la lezion facciamo. State attenti
 e stampate nel cor tai sentimenti.
 Esopo
 Signor, se si contenta,
 vorrei sentire anch’io.
 Xanto
                                           Tu cosa sai,
560che studiato non hai?
 Esopo
                                          Non ho studiato;
 ma uomo anch’io son nato e la natura
 madre commune e pia
 insegna a tutti la filosofia.
 Xanto
 È ver, da ciascheduno
565si suol filosofar. Ma gl’intelletti
 si ammaestran però con i precetti.
 Esopo
 Anzi con buona grazia
 soglion le vostre scuole
 i cervelli imbrogliar con cento fole.
 Xanto
570Tu non sai quel che dici.
 Esopo
 Io ve lo proverò.
 Xanto
 Vo’ detar la lezione.
 Esopo
                                       Ascolterò.
 Xanto
 
    È l’amore un certo foco
 che s’inoltra a poco a poco
575ed accende il nostro cor.
 
 Esopo
 
    Questo foco non accende,
 se ad estinguerlo si attende
 sul principio dell’ardor.
 
 Xanto
 
    Bravo, bravo, mi contento,
580caro Esopo a quel ch’io sento
 sei filosofo tu ancor.
 
 Esopo
 
    Sì signor, con questa mia
 natural filosofia
 mi ho diretto fino ad or.
 
 Xanto
 
585   Seguitiam la lezione.
 
 Esopo
 
 Son con voi signor padrone.
 
 Xanto, Esopo a due
 
 Più bel gusto non si dà.
 Chi ha talento imparerà.
 
 Xanto
 
    Le passion con noi son nate
590ma nell’alme illuminate
 la ragion trionferà.
 
 Corina
 
    Padron mio con sua licenza.
 
 Xanto
 
 Via di qua, che impertinenza?
 
 Corina
 
 Voglio dirvi, vo’ avvertirvi
595che Merlina, innocentina,
 è venuta a far l’amor.
 
 Xanto, Esopo a due
 
 Voi farete peggio ancor.
 
 Xanto
 
    Ritorniamo alla lezione.
 Io dicea che la ragione...
 
 Rapa
 
600Con licenza, padron mio.
 
 Xanto
 
 La lezione far vogl’io.
 
 Rapa
 
 Questo schiavo, così bravo
 di Corina graziosina (Acenna Esopo)
 ha d’amore acceso il cor.
 
 Esopo
 
605Obbligato dell’onor.
 
 Xanto
 
 Via di qua, sei mentitor.
 La lezion vo’ seguitar...
 
 Merlina
 
    Io vi prego a perdonare,
 se vi vengo a disturbar.
610La padrona mi vuol dare
 e mi ha fatto lacrimar.
 
 Xanto
 
 Vonno farmi disperar.
 
    Via di qua. (A Merlina)
 
 Merlina
 
                            Per carità.
 
 Xanto
 
 La lezion vo’ seguitar.
 
615   La ragione che è perfetta...
 
 Menalippe
 
 Signor sposo...
 
 Xanto
 
                              (Maledetta).
 
 Menalippe
 
 Vi son molte novità.
 
 Xanto
 
 Eh partite, via di qua.
 
    La ragione io vi dicea...
 
 Menalippe
 
620È una frasca Cloridea.
 
 Xanto
 
 La ragion comanda al core.
 
 Menalippe
 
 Con Leonzio fa all’amore.
 
 Xanto
 
 E con voi che cosa fa?
 Deh partite in carità.
 
625   La ragione chi ha perduta...
 
 Menalippe
 
 E la schiava ch’è venuta...
 
 Xanto
 
 La passion non vincerà.
 
 Menalippe
 
 Fa l’amore in società.
 
 Xanto
 
    State zitta. La ragione...
 
 Merlina
 
630Non è ver signor padrone.
 
 Xanto
 
 Ma tacete.
 
 Rapa
 
                      Sì signore.
 
 Rapa, Corina a due
 
 Ancor essa fa all’amore.
 
 Menalippe
 
 Tutti quanti son birbanti,
 e scacciateli di qua.
 
 Xanto
 
635   Che dispetto, che martire!
 No, non posso più soffrire,
 andar via mi converrà.
 
 Esopo
 
    Ah filosofo padrone,
 filosofica ragione
640sopportar v’insegnerà.
 
 Menalippe, Corina, Merlina, Rapa a quattro
 
    Ascoltate quel che io dico.
 
 Xanto
 
 Non v’ascolto, non m’intrico.
 
 i quattro suddetti
 
 Voglio dir la mia ragione.
 
 Xanto
 
 Vo’ finir la mia lezione.
 
 i quattro suddetti
 
645Ma sentite.
 
 Xanto
 
                        Via di qua.
 
 i quattro suddetti
 
    Ma sentite padron mio.
 
 Xanto
 
 Maledetti, anderò io.
 Non vi posso tollerar.
 
 tutti
 
    È finita la lezione,
650più non giova la ragione.
 La natura, che procura
 la passione superar,
 qualche volta divien stolta
 e si vede a delirar.
 
 Fine dell’atto primo