La vendemmia, Roma, Mainardi, 1760

Assente nell'edizione Zatta Frontespizio
 SCENA VIII
 
 IPPOLITO solo
 
 Ippolito
 
    Augeletti soavi e canori
 che nudrite i più teneri amori
 consigliate pietoso il mio cor.
 
480   L’usignolo fra tremule fronde
 col suo canto gentil mi risponde:
 «È pur bella la pace del cor».
 
 Ma io quando ci penso
 conosco che son pazzo; e perché avere
485del mondo soggezzione,
 se di fare a mio modo io son padrone?
 La Cecchina mi piace,
 io non dispiaccio a lei...
 Orsù signori miei,
490dite quel che volete, io non m’imbroglio,
 la vuo’ sposare e consolar mi voglio. (Resta pensoso passeggiando)