Li uccellatori, Venezia, Fenzo, 1759

Vignetta Frontespizio
 SCENA IX
 
 Il MARCHESE e PIEROTTO
 
 Marchese
505Tant’è, lo so di certo,
 la contessa Armelinda
 di Cecco è innamorata.
 Pierotto
 Oh pazza sciagurata!
 In pratica lo veggio
510che la femina ognor si attacca al peggio.
 Marchese
 Chi mai creduto avrebbe
 ch’ella amasse un villano?
 Pierotto
                                                  Veramente
 ch’ella ami un contadin male non è
 ma in tal caso dovria farlo con me.
 Marchese
515Or veniamo alle corte,
 l’offerta io ti confermo.
 Ti do se tu lo ammazzi
 dieci doppie di Spagna.
 Pierotto
                                              Ad un mio pari
 si offeriscon denari? Cospettone,
520di voi mi maraviglio...
 Marchese
 Ricusare il denar non ti consiglio.
 Pierotto
 Quanto vagliono l’una
 queste doppie di Spagna?
 Marchese
                                                  Ti darò
 se tu non le conosci
525trenta scudi in moneta.
 Pierotto
                                             Un galantuomo
 non vende a simil prezzo
 la sua riputazion.
 Marchese
                                   Se tu non vuoi
 qualch’altro vi sarà...
 Pierotto
 Via contate il denaro e si vedrà.
 Marchese
530Non si dà la mercede
 se l’opra non precede.
 Fa’ il tuo dovere e poi
 sarà pronto il denar quando tu vuoi.
 Pierotto
 Sì sì, ve lo prometto.
535Cecco per le mie mani ha da morire
 non già per il denaro,
 che non sono dell’or tanto goloso,
 ma perché sono anch’io di lui geloso.
 
    Nol so di certo ma mi fu detto
540che Roccolina, che Mariannina
 abbian per esso del grande affetto,
 se questo è vero, lo vo’ ammazzar.
 
    Con uno schioppo faccio il colpetto,
 con un coltello gli spacco il petto
545e poi le gambe gli vuo’ segar
 e poi senz’altro lo lascio andar. (Parte)