Il signor dottore, Venezia, Fenzo, 1758

Vignetta Frontespizio
 SCENA II
 
 La CONTESSA, poi BELTRAME
 
 la Contessa
565Povero don Alberto,
 non sa ch’io mi diverto,
 che lo sciocco dottor conosco anch’io
 e che inclina a lui solo il genio mio.
 Beltrame
 Oh di casa? (Di dentro)
 la Contessa
                          Chi è là?
 Beltrame
                                             Son io signora.
570Vedete? Ho domandato,
 pria di venire nella vostra stanza,
 perché non dite che non ho creanza.
 la Contessa
 Eh dopo ch’è tornato
 vostro figliuol dottore,
575voi principiate a divenir signore.
 Beltrame
 Padrona sì; sappiate
 che il signor Bernardino
 oggi v’invita al suo primier banchetto
 e l’invito vi manda in un viglietto.
580Eccolo; mi ha insegnato
 il dottor mio figliuolo
 le carte presentar col ferraiuolo. (Presenta il viglietto sopra un lembo del suo tabaro)
 la Contessa
 Da qual parte è venuto
 questo cerimoniale?
 Beltrame
585Credo sia un complimento dottorale.
 la Contessa
 Buono. Ma s’ei m’invita
 col mezzo di un viglietto,
 perché poi me lo reca il genitore?
 Beltrame
 Il foglio di un dottore
590chi lo avea da portar? Non è dovere
 che lo porti un villano;
 ed in mancanza della capa nera,
 per non mandare un semplice lacchè,
 quest’invito pensai portar da me.
 la Contessa
595Sentiam che cosa dice. (Prende per leggere)
 Beltrame
 Oh che penna felice!
 la Contessa
 Il carattere al certo
 non mi par dei migliori.
 Beltrame
 Sogliono scriver mal tutti i dottori.
 la Contessa
600«Madama». (Legge)
 Beltrame
                           Ah, cosa dite?
 la Contessa
                                                       «Bernardino
 dell’una e l’altra legge
 dottore adottorato,
 con facoltà etecaetera...»
 Beltrame
 Oh! Codesto etecaetera
605è una parola gravida
 che un dì partorirà.
 la Contessa
                                       «Stamane aspetta
 seco a mangiar la zuppa...»
 Beltrame
                                                    Ah? Che vi pare?
 Allevato non è nelle montagne.
 Non v’invita a mangiar riso o lasagne.
 la Contessa
610Bravo. «Stamane aspetta
 seco a mangiar la zuppa
 la signora madama
 padrona colendissima,
 la contessa Clarice». Obbligatissima.
 Beltrame
615Che vi par di quei titoli?
 la Contessa
 Si vede che ha studiato.
 Beltrame
 Ma! Vuol essere anch’ei titoleggiato.
 la Contessa
 È giusto.
 Beltrame
                    Che ho da dire
 dunque al signor dottore?
 la Contessa
620Dite al signor monsieur,
 dottore dottorissimo,
 con tutto il mio rispetto,
 che mi fa onore e le sue grazie accetto.
 Beltrame
 Brava, al signor monsù
625non si può far di più.
 Dottore, dottorissimo,
 padrone colendissimo!
 Si vede che voi siete
 una brava ragazza.
630Oh fareste con lui la bella razza!
 
    Se vi tocca il signor Bernardino,
 vi potete felice chiamar.
 Lo sapete, non è un dottorino;
 è un dottore che fa stupefar.
 
635   Lo speziale rimane stordito;
 so che il medico è mezzo avvilito.
 Il notaro, il signor cancelliere
 non ardiscono farsi vedere
 e le donne che san civettar
640me lo vogliono tutte mangiar.
 
    Ma non signore,
 il mio dottore
 di questa gente
 non sa che far.
 
645   Con voi potrebbesi
 incontessar.
 E voi potreste
 dottoreggiar. (Parte)