L’isola disabitata, Venezia, Zatta, 1795

 SCENA III
 
 VALDIMONE, GARAMONE, PANICO, CAROLINA e GIACINTA
 
 Valdimone
 Vo a dar gli ordini in fretta
 perché venga difeso il bel soggiorno.
 Carolina vezzosa, a voi ritorno. (Parte)
 Carolina
 Vada e ritorni pur; se ne avvedrà;
1025lo vuo’ far disperare come va. (Parte)
 Giacinta
 Che fate voi, poltroni?
 Via, perché non andate
 a combatter voi pur? Qui cosa fate?
 Garamone
 Io son uomo di pace;
1030io non comando ai militar signori
 ma ai fabbri, ai falegnami e muratori.
 Panico
 Ed io son quell’eroe che il ciel destina
 ai salami, ai persutti e alla cucina.
 Giacinta
 Tutti in tale occasione
1035si hanno da far onore. Io, benché donna,
 voglio far come donna il poter mio.
 Garamone
 Anch’io vuo’ farlo.
 Panico
                                    E lo vuo’ fare anch’io.
 Giacinta
 
    Vuo’ prepararmi
 per cimentarmi,
1040all’armi all’armi. (Parte)
 
 Garamone
 
    Voglio provarmi,
 coraggio farmi,
 all’armi all’armi. (Parte)
 
 Panico
 
    Voglio scaldarmi,
1045satanassarmi,
 all’armi all’armi.
 
 Giacinta (Con una lancia)
 
    Con questa lancia,
 se alcun si accosta,
 la sua risposta
1050dar gli saprò.
 
 Garamone (Con una sega)
 
    Con questa sega
 se alla bottega
 viene un nemico,
 lo segherò.
 
 Panico (Con uno spiedo)
 
1055   Con questo spiedo
 se venir vedo
 Kakakomeri,
 l’infilzerò.
 
 Giacinta
 
    Voglio provarmi
1060con Garamone.
 
 Garamone
 
 Voglio segare
 quel bernardone.
 
 Panico
 
 Non mi toccare,
 t’infilzerò.
 
 a tre
 
1065   All’armi all’armi.
 Voglio provarmi,
 all’armi all’armi,
 timor non ho. (Partono)