L’isola disabitata, Venezia, Zatta, 1795

 SCENA XV
 
 VALDIMONE e PANICCO, poi GIACINTA
 
 Valdimone
 Mi maltrata così per tua cagione;
460ti vuo’ trarre il cervel con un bastone.
 Panico
 Aiuto, per pietà.
 Giacinta
                                 Che cosa è stato?
 Valdimone
 Lasciatemi punir quel disgraziato.
 Panico
 A voi mi raccomando. (A Giacinta)
 Giacinta
 La sua vita per grazia io vi domando.
 Valdimone
465Hai ragion, che con donne
 non soglio esser scortese.
 Panico
 Grazie della finezza.
 Giacinta
                                        E in che vi offese?
 Valdimone
 Ha detto a Carolina
 che con altra mi vide in compagnia.
 Panico
470Non ho detto per questo una bugia.
 Valdimone
 Perfido! (Minacciandolo)
 Panico
                    Difendetemi. (A Giacinta)
 Giacinta
 Via, lasciatelo stare. (Difende Panico)
 Panico
 Anche a voi qualche cosa ho da narrare. (A Giacinta)
 Giacinta
 Che sì che Garamone
475fatto ha anch’egli lo stesso?
 Panico
 L’avete indovinata.
 Giacinta
 Altri ancora di ciò mi hanno avvisata.
 Valdimone
 Non credete alla gente menzognera.
 Giacinta
 Siete tutti bricconi a una maniera.