L’isola disabitata, Venezia, Fenzo, 1757

Vignetta Frontespizio
 SCENA XIV
 
 VALDIMONTE e detti
 
 Valdimonte
 Eccomi a voi tornato.
 Carolina
 Vada signor dove finora è stato.
 Valdimonte
 Perché siete sdegnata?
 Carolina
515Lo so che ha ritrovata
 una di me più bella.
 Si vada pure a divertir con quella.
 Valdimonte
 Panico?
 Panico
                  Non so niente.
 Valdimonte
 Cosa mai vi sognate? (A Carolina)
 Carolina
520Lo so che m’ingannate,
 che d’un’altra beltà voi siete amico.
 Valdimonte
 Chi ve l’ha detto?
 Carolina
                                   Eccolo qui, Panico.
 Panico
 Non so niente.
 Valdimonte
                              È un bugiardo.
 Panico
                                                            Sì signore.
 Valdimonte
 Voglio cavargli il cuore.
 Panico
                                             Aiuto, aiuto.
 Carolina
525Via lasciatelo stare. (Difende Panico)
 Valdimonte
 Aspetta pur, t’insegnerò a parlare.
 Carolina
 Se con lui vi sdegnate,
 perché il vero mi han detto i labbri suoi,
 ditemi, che dovrei far io con voi?
 Valdimonte
530A torto mi accusate.
 È ver, con una donna
 ho parlato; non dico una bugia.
 Ma non so chi ella sia.
 E se fosse ben anche una regina,
535non fa torto il mio cuore a Carolina.
 Carolina
 Eh bugiardo, lo vedo,
 mi vorreste ingannar ma non vi credo.
 
    Povere donne, che s’ha da far?
 Tutti non cercano che d’ingannar.
540Siam le vezzose, siamo le belle,
 siamo le care nei primi dì
 e poi ci trattano tutti così.
 
    Uomini ingrati, senza pietà.
 Che tradimento. Che crudeltà.
545Più non vi voglio, più non mi imbroglio,
 la cara pace solo mi piace.
 Perfidi mostri d’infedeltà. (Parte)