La buona figliuola, Venezia, Zatta, 1789

 SCENA VI
 
 MENGOTTO, poi TAGLIAFERRO
 
 Mengotto
 Ah povero Mengotto!
535Cosa soffrir mi tocca!
 Mi ha levato il boccon quasi di bocca.
 Dagli empi liberata
 fu per opera mia
 ed il padron me la conduce via.
540Povero sfortunato!
 Sì, mi voglio ammazzar. Son disperato.
 Con questa spada, ch’è di man caduta (Prende la spada)
 a un assassin vinto dal suo timore,
 vuo’ per disperazion passarmi il cuore.
 
545   Ah Cecchina... il tuo Mengotto...
 si ferisce... e per te more...
 Ma mi sento a dir dal core:
 «Poverino non lo far».
 
    Eh coraggio... s’ha d’andar;
550sì, mi voglio sbudellar.
 
 Tagliaferro
 
 Eh tar Taifle, che tu far? (Impedisce il colpo)
 
 Mengotto
 Caro signor soldato,
 lasciatemi morir; son disperato.
 Tagliaferro
 Tu, canaglia, poltrone.
555Foler disperazione
 spada per ti passar? Se foi morire
 calantome onorate,
 alla gherra fenir, morir soldate.
 Mengotto
 Sì signor, alla guerra
560voglio venir con voi.
 Così, sorte assassina,
 mi leverò dal cuor la mia Cecchina.
 Tagliaferro
 Jo, Cecchina chi star?
 Mengotto
                                          Star una giovane
 che ho tanto, tanto amato.
 Tagliaferro
565E per donna talian star disperato?
 Tetesco niente importa
 per gherra, per onor perder la pelle;
 ma non morir per queste paccatelle.
 Fenir, fenir con me.
 Mengotto
                                       Ma in cortesia,
570chi è vossignoria?
 Tagliaferro
                                    Star bon soldato,
 corrazzier che serfir mio colonello.
 Stato Italia altra folta e star fenuto
 attesso per cercar
 piccola ragazzina dove star.
 Mengotto
575Basta, verrò con voi
 ma non mi so dar pace. Ahi... Che tormento,
 che fiero tradimento
 levarmela di mano!
 Tagliaferro
 Nix tu donne più pensar;
580paesan, fenir con me,
 che alla gherra contenti
 star tutte sorte de difertimenti.
 
    Star trombette, star tamburri,
 star chitarre e ciuffoletti,
585star strumenti in quantità.
 Ragazzine graziosine
 per ballare vi sarà.
 
    Se nemigo star lontan,
 trinche Vain, paesan;
590se nemigo star vicin,
 zitte zitte nasconder;
 quando in campo star fenuto,
 jo, tu andare, tu restare
 e tu panze conservare
595per ballar e per trincar.
 Lara, lara, lara, lara,
 sempre allecre fare star. (Partono)