La buona figliuola, Venezia, Zatta, 1789

 SCENA VIII
 
 Logge terrene corrispondenti al giardino.
 
 La MARCHESA, poi SANDRINA
 
 Marchesa
 Caro albergo di pace,
 lungi dal mormorio, lungi dal tedio
 di città popolosa,
245sempre dolce mi fosti. A te d’intorno
 spira un aere giocondo, un ciel sereno
 ma ora sei al cuor mio piacevol meno.
 Mancami il bel che adoro,
 mancami d’Armidoro il dolce aspetto,
250a compir fra quest’aure il mio diletto.
 Sandrina
 Presto, presto la mancia; in questo punto,
 sarà contenta, il cavaliere è giunto.
 Marchesa
 Va’, che impaziente l’amor mio l’aspetta.
 Sandrina
 (Capperi! La signora ha una gran fretta!) (Parte)
 Marchesa
255Ah, convien dir che i nostri cuori amanti
 s’intendano assai bene.
 Io pensava allo sposo ed ei sen viene.