La buona figliuola, Venezia, Zatta, 1789

 SCENA V
 
 SANDRINA con due canestri di frutti ed il suddetto
 
 Sandrina
 
115   Poverina, tutto il dì
 faticar deggio così?
 Lavorare e coltivar
 e le frutta ho da portar.
 
    E son tanto tenerina;
120poverina,
 chi mi viene ad aiutar?
 
 Marchese
 (Costei amica è di Cecchina. Io voglio
 confidarmi con lei). Sandrina, appunto
 ho bisogno di te.
 Sandrina
                                 Con questo peso
125trattenermi non vuo’.
 Marchese
 Via, non ci vede alcun, t’aiuterò. (Leva a Sandrina i cesti dalle spalle e li pone in terra)
 Sandrina
 (Oh, credere conviene
 che il padrone davver mi voglia bene).
 Marchese
 Dimmi... Ma pria ch’io passi
130a confidarti il cuore,
 vorrei saper se mai provasti amore.
 Sandrina
 Dirò... Così e così...
 Marchese
 Dunque sai cosa è amore.
 Sandrina
                                                 Eh, signorsì.
 Marchese
 Sappi, te lo confido,
135ch’io sono innamorato
 e bisogno ho di te.
 Sandrina
 (Eh già lo vedo; è innamorato in me).
 Marchese
 Altri che tu, Sandrina,
 mi potrsti aiutar.
 Sandrina
                                   Oh sì, signore,
140comandatemi pur, son di buon cuore.
 Marchese
 Amo.
 Sandrina
              L’avete detto.
 Marchese
 Ma sai qual sia l’oggetto?
 Sandrina
                                                Non so dire...
 Ma... quasi il mio cervello
 sel pensa e l’indovina... (Mostrandosi consolata)
 Marchese
145Senti, te lo confido. Amo Cecchina. (Sandrina si mortifica)
 So che amica le sei; fra voi ragazze
 confidarvi solete;
 e a ragionar con te
 non avrà quel rossor ch’ella ha con me.
 Sandrina
150Signore vi dirò...
 Contadina son nata
 ma non mi piace far quest’imbasciata.
 Marchese
 Oh, che sciocco discorso!
 Si tratta d’un’amica,
155si tratta d’un padrone
 e ti regalerò.
 Sandrina
 (Mi voglio vendicar). Vi servirò.
 Marchese
 Poc’anzi le parlai
 ma dir non terminai.
160Tu, Sandrina, per me le parla un poco.
 Dille che tutto foco...
 Dille che gli occhi suoi...
 Dille che se vorrà... Capir mi puoi.
 
    È pur bella la Cecchina!
165Mi fa tutto giubilar.
 Quando parla modestina
 mi fa proprio innamorar.
 
    Quel bocchino picinino,
 quegli occhietti sì furbetti...
170Ah di più non si può far.
 
    Ma tant’altre vanarelle
 che von far le pazzarelle
 non le posso sopportar.
 
    Via le belle, via le brutte.
175Vadan tutte;
 sol Cecchina voglio amar.