La buona figliuola, Venezia, Zatta, 1789

 SCENA PRIMA
 
 Giardino delizioso di vari fiori con veduta del palazzo del marchese.
 
 CECCHINA sola
 
 Cecchina
 
    Che piacer, che bel diletto
 è veder in sul mattino
 con la rosa il gelsomino
 in bellezza gareggiar;
 
5   e potere all’erbe, ai fiori
 dir: «Son io coi freschi umori
 che vi vengo ad inaffiar».
 
 Ah non potea la sorte,
 in mezzo al caso mio duro e funesto,
10esercizio miglior darmi di questo!
 Povera sventurata!
 Non so di chi sia nata;
 questo è il tristo pensier che mi tormenta;
 pur tra le piante e i fiori
15trovo il solo piacer che mi contenta.
 Godo con le mie mani
 un germoglio troncar dall’arboscello
 e mirarlo cresciuto arbor novello.
 Godo io stessa innestar sul prun selvaggio,
20in dolce primavera,
 or le pesche succose ed or le pera.