La buona figliuola, Parma, Monti, 1757

Vignetta Frontespizio
 SCENA IX
 
 Il cavaliere ARMIDORO, PAOLUCCIA e la suddetta
 
 Paoluccia
 Via; si va così lento
 a riveder la sposa? (Al cavaliere)
 la Marchesa
                                      Ah, che opportuno
 vi ha guidato il destino.
 il Cavaliere
265Adorata marchesa, a voi m’inchino. (Mesto)
 la Marchesa
 Oimè! Nel vostro ciglio
 veder non parmi il bel sereno usato.
 Paoluccia
 Lo diceva ancor io, pare insensato.
 il Cavaliere
 Compatite un affanno
270che mi turba la quiete; il mio costume
 per lung’uso vi è noto. Allor che in seno
 nutro qualche dolor, qualche sospetto,
 deggio in viso mostrarlo, a mio dispetto.
 Paoluccia
 Certo. Un uomo sincero è un gran portento.
275Credo non se ne dian quattro per cento.
 il Cavaliere
 Detto mi vien per certo
 che il marchese invaghito
 sia di femmina vile e che destina
 sposarla ancor.
 la Marchesa
                              E chi è costei?
 il Cavaliere
                                                          Cecchina.
 la Marchesa
280Spero che non sarà. Di mio germano
 conosco il cor; ma se dal cieco amore
 si lasciasse tradir? Se mai cedesse
 al desio delle nozze innonorate,
 Armidoro crudel, voi mi lasciate?
 il Cavaliere
285Quel che farei non so. So che vi adoro,
 so che mi costerebbe
 il perdervi la vita; ma non deggio
 ad onta dell’amor che mi consiglia
 il decoro tradir di mia famiglia.
290Deh procurate in tempo
 impedir che ciò segua. Idolo mio,
 che sarebbe di me, se mai perdessi
 d’un sì bel core il prezioso acquisto?
 Ah il pensarvi mi uccide! Ah non resisto. (Parte)