Il festino, Parma, Monti, 1757

Vignetta Frontespizio
 SCENA VI
 
 Il cavalier ANSALDO e detti
 
 il Cavaliere
1200Come! (Veggendo il conte inginocchiato)
 il Conte
                 (Povero me!) (Da sé alzandosi)
 il Cavaliere
                                            Di tal viltade
 capace è il vostro cor? (Al conte) E voi, madama,
 mi mancate così?
 madama Doralice
                                   Qua mi vedete,
 signor, perch’ella stessa
 venne a casa invitarmi la contessa.
1205Volea, ciò nonostante,
 di qua partir; ma donna che resiste
 ad un uomo che prega e che si prostra
 troppo incivil, troppo crudel si mostra.
 (Ad onta del mio sdegno
1210ora al ballo passar vuo’ per impegno). (Da sé e parte)
 il Cavaliere
 Conte, è ver quel ch’io sento?
 il Conte
                                                        Sì, signore.
 Pazza è vostra germana e non vorrei
 aver un giorno ad impazzir con lei. (Parte)