Il festino, Parma, Monti, 1757

Vignetta Frontespizio
 SCENA IX
 
 La CONTESSA, poi il CONTE e don ALESSIO
 
 la Contessa
 Sarà ben ch’io men vada e che aderisca
 al desio del fratello e l’ubbidisca.
790Viene il conte e con seco
 don Alessio compito, (Con ironia)
 della dama graziosa il buon marito.
 Curiosità mi sprona
 di restar, di sentir. Parti e ritorna. (Al servitore, il quale se ne va)
795Resterò qui seduta
 colla maschera al viso e sconosciuta. (Si maschera)
 il Conte
 Ehi! Caffettier. Veduto
 non si è Balestra ancora? (Al caffettiere)
 Sempre si fa aspettar.
 don Alessio
                                           Come diceva,
800alla consorte mia le voglio bene
 ma soffrir non si può.
 il Conte
                                          (Costui non viene,
 terminato ho il denar, s’ha ancor da spendere
 e l’anel, che impegnai, mi convien vendere). (Da sé)
 don Alessio
 (Quella maschera chi è?) (Piano al conte)
 il Conte
                                                 (Chi sia non so;
805non l’ho veduto mai quel dominò). (Piano ad Alessio)
 don Alessio
 (È sola; si potrebbe
 tentar qualche fortuna). (Come sopra)
 il Conte
 (Come state a denar?) (Come sopra)
 don Alessio
                                             (Per dir il vero
 li ho spesi tutti e non ho un soldo appresso). (Come sopra)
 il Conte
810(E mi trovo ancor io nel caso istesso). (Come sopra)
 don Alessio
 (Perciò non ci perdiamo.
 Si potrebbe provar). (Come sopra)
 il Conte
                                         (Bene; proviamo). (Come sopra)
 Maschera, vi son servo.
 don Alessio
                                             Riverente.
 il Conte
 Sola sola così?
 don Alessio
                             Vi occorre niente?
 il Conte
815Siamo due galantuomini
 e se ci onorerete
 forse il tempo con noi non perderete.
 la Contessa
 Bravo, signor marito.
 Veramente è un’azion da cavaliero.
 il Conte
820Eh vi avea conosciuta.
 don Alessio
                                           Anch’io davvero.
 il Conte
 Ho voluto scoprir per qual motivo
 vi portaste al caffè.
 la Contessa
                                     Ci son venuta
 per rintracciar di voi. Venite meco.
 il Conte
 Cara consorte mia, per or non posso.
 la Contessa
825Sola non partirò.
 il Conte
                                  Voi, don Alessio,
 fatele compagnia.
 la Contessa
 Non volete venir? (Al conte)
 il Conte
                                    Deggio andar via.
 la Contessa
 Femmina sconosciuta
 si offerisce servire e la consorte
830si lascia in abbandono?
 il Conte
 Impegnato ora sono.
 (Se Balestra non vien, son nell’intrico).
 Lasciatevi servir qui dall’amico. (Alla contessa)
 
    Sposa non siate ingrata
835con chi vuol servir. (Alla contessa)
 La mia consorte amata
 pregovi favorir. (A don Alessio)
 
    Senti; se vien Balestra
 di’ che l’aspetto in piazza. (Al caffettiere)
840Oh che vergogna pazza! (Alla contessa)
 Al cavalier la destra. (Alla contessa)
 Mi raccomando a voi. (A don Alessio)
 Ci rivedremo poi.
 Presto ritornerò. (Parte)