La ritornata di Londra, Venezia, Geremia, 1756

Vignetta Frontespizio
 SCENA PRIMA
 
 Camera.
 
 La CONTESSA, il MARCHESE ed il BARONE
 
 la Contessa
 Tutto, tutto capisco;
1135maraviglio, stupisco
 che cavalieri, come voi gentili,
 si perdan dietro a femmine incivili.
 Marchese
 Questa è la prima volta
 che il mio cor da una donna acceso fu
1140e certamente non mi accendo più.
 Barone
 Faccio un’egual protesta.
 Anche per me l’ultima volta è questa.
 la Contessa
 Per un sì tristo esempio,
 della donna pensar mal non conviene.
1145Quando il merta, si dee volerle bene.
 Io son libera ancora,
 non mi piacque gran cosa il far l’amore;
 ma niun si può doler di questo core.
 Marchese
 Se degnaste signora
1150forse mi esibirei...
 Barone
 Per voi forse ad amar ritornerei.
 Marchese
 Ma questa poi, barone,
 voler per tutto ove son io cacciarvi...
 Stanco è lo sdegno mio di tollerarvi.
 Barone
1155Compatitemi, amico, io son così;
 quando vedo una donna,
 sia signora o plebea, sia brutta o bella,
 mi sento ardere il seno
 e son costretto a vezzeggiarla almeno.
 
1160   Suonar voglio il tamburo,
 vuo’ batter la raccolta
 e tutte una alla volta
 le donne han da venir.
 
    Mi voglio divertir;
1165ma voglio seguitar
 l’usanza militar
 e come fa il cornetta
 al tocco di trombetta
 le femmine lasciar. (Parte)