La cascina, Venezia, Geremia, 1756

Vignetta Frontespizio
 SCENA X
 
 PIPPO, BERTO e CECCHINA
 
 Pippo
 Addio, Berto; Cecchina, addio anche tu.
870Sì vado via; non ci vedremo più.
 Cecca
 Dove vai, poverin?
 Berto
                                     Povero Pippo!
 Per cagion della Lena
 so che dici così;
 ma via non anderai; resterai qui.
 Pippo
875No, non ci vuo’ restare;
 via di qua voglio andare.
 Per il mondo anderò da pellegrino.
 Cecca
 Poverin!
 Berto
                   Poverino!
 Lascia questa bestial malinconia.
 Cecca
880Non disperar così.
 Pippo
                                    Voglio andar via.
 Berto
 Tu credi che la Lena
 non ti voglia, t’abborra e ti abbia in ira
 ed io so che per te tace e sospira.
 Pippo
 No, che non v’è speranza;
885la Lena è una cagnaccia;
 la Lena è un’assassina.
 Addio, Berto mio caro, addio Cecchina.
 Cecca
 Fermati. Caro Berto,
 non lo lasciar andar.
 Berto
                                        Fermati, Pippo.
890Sentimi e ad un amico
 credi; so quel ch’io dico.
 La Lena ti vuol ben; lo so di certo.
 Quando parlai d’Elisa,
 la vidi a venir rossa;
895se la vuoi guadagnar quest’è la via.
 Diamole un pocolin di gelosia.
 Pippo
 Io non so far.
 Cecca
                           T’insegneremo noi.
 Berto
 Non dubitar.
 Pippo
                           Mi raccomando a voi.
 Berto
 Or m’è venuto in mente
900una burla graziosa
 per rendere gelosa la tua bella
 e farla divenir come un’agnella.
 Cecca
 Dimela, Berto.
 Berto
                              Non l’hai da sapere,
 che le donne non possono tacere.
 Pippo
905Dilla a me.
 Berto
                       No, né meno.
 Voglio che la vi giunga all’improviso.
 Una burla sarà degna di riso.
 Consolati, sta’ lieto,
 tu colla Lena ed io colla mia Cecca
910staremo dolcemente in compagnia;
 le feste in allegria
 a ballare, a cantare andremo al fonte,
 saltare al piano e sdrucciolar dal monte.
 
    Colle belle pastorelle
915ci potremo consolar.
 Ce n’andremo, ci uniremo
 per cantare e per ballar.
 
    E poi senti che bel gioco
 che fra noi s’avrà da far.
920Con il ghiaccio saliremo
 sopra un monte in compagnia;
 su due tavole sederemo
 colla Lena e Cecca mia.
 
    Taratapete, tapete, tu;
925come il vento si tombola giù. (Parte)