Bertoldino e Cacasenno Bertoldo, Venezia, Fenzo, 1749

Vignetta Frontespizio
 SCENA XI
 
 Notte. Sala con tavolino e lumi.
 
 BERTOLDO, poi MENGHINA
 
 Bertoldo
930Sta vita non mi piace;
 così durar non puole;
 non si può andar a letto quand’un vuole.
 Il re lo vuol sapere,
 il re ci vuol vedere,
935tutto si deve far con sua licenza,
 anche quando vogliam... con riverenza.
 Menghina
 (Ecco il suocero mio.
 Con questo buon vecchietto
 vuo’ divertirmi un poco). (Smorza il lume)
 Bertoldo
940Diavol, come s’è spento
 cotesto lume? Sarà stato il vento.
 Menghina
 Eh ehm.
 Bertoldo
                   Chi è là?
 Menghina
                                      Son io.
 Bertoldo
 (Una donna?)
 Menghina
                             (La voce altererò).
 Bertoldo
 Che volete voi qui?
 Menghina
                                      Ve lo dirò;
945son di voi innamorata.
 Bertoldo
 Di me? (Col pel canuto?)
 Menghina
 Appena v’ho veduto
 mi ho sentito nel cor dare un martello;
 voi siete agli occhi miei vezzoso e bello.
 Bertoldo
950(Certamente costei mi prende in fallo).
 È scuro e non vi vedo.
 Fate almen che vi senta.
 Menghina
 Eccomi qua da voi tutta contenta.
 Bertoldo
 Ma perché senza lume?
 Menghina
955È questo il mio costume,
 caro mio, vi assicuro,
 tutte le cose mie le faccio al scuro.
 Bertoldo
 Ma chi siete?
 Menghina
                            Son una che v’adora.
 Bertoldo
 E venite a quest’ora?
960(Mi sento venir caldo;
 non posso star più saldo).
 Menghina
 (Questa volta l’astuto
 certamente è caduto).
 Bertoldo
 E mi volete bene?
 Menghina
                                    Ardo per voi.
 Bertoldo
965(Fosse mai qualche vecchia? Eh non lo curo.
 Bella o brutta che sia, siamo all’oscuro).
 Menghina
 Datemi almen la mano.
 Bertoldo
 Eccola, dite piano,
 che nessun non ci senta.