La diavolessa, Venezia, Geremia, 1755

Vignetta Frontespizio
 SCENA XII
 
 Don POPPONE, poi la CONTESSA ed il CONTE
 
 don Poppone
 Falco non li ha incontrati.
 Essi per altra via sono arrivati.
445Ti ringrazio, fortuna; eccoli qui.
 Mi seconda la sorte in questo dì.
 il Conte
 Riverente m’inchino.
 don Poppone
                                          Oh, galantuomo,
 che siate il benvenuto.
 la Contessa
 Serva sua.
 don Poppone
                      Giovinotta, io vi saluto.
 la Contessa
450(Che inciviltà).
 il Conte
                               (Che trattamento abietto).
 don Poppone
 (Si vede che son gente d’intelletto).
 il Conte
 Signor, siam qui venuti...
 don Poppone
 Sono di già informato;
 discorreremo insieme.
455Quello che più mi preme
 è che voi con la vostra signorina
 meco venghiate nella mia cantina.
 il Conte
 Signor mi maraviglio;
 non si fa un tal invito a’ nostri pari.
 don Poppone
460Nella cantina mia sono i denari.
 la Contessa
 Per chi presi ci avete?
 don Poppone
 Lo so, lo so chi siete,
 Falco m’ha detto tutto;
 so che per me veniste di lontano
465e in casa mia non resterete invano.
 il Conte
 Spiegatevi, signore, non capisco.
 don Poppone
 Sappiate che in cantina...
 Ma vien gente; non voglio
 che sappian quel che passa fra di noi.
470Andate, andate; parleremo poi.
 la Contessa
 Come!
 don Poppone
                Non vo’ che siate
 in casa mia veduti.
 il Conte
 Perché?
 don Poppone
                  Se conosciuti
 siete, mi può accadere qualche intrico.
 la Contessa
475Ma noi chi siamo?
 don Poppone
                                     Andate via, vi dico.
 la Contessa
 Ad una dama?
 il Conte
                              A un cavalier?
 don Poppone
                                                          Va bene.
 So che finger conviene
 nobiltà in casi tali e signoria;
 ma viene gente, vi dico, andate via.
 la Contessa
480Parto per or ma si saprà perché;
 conto di tutto renderete a me. (Parte)