La diavolessa, Venezia, Geremia, 1755

Vignetta Frontespizio
 SCENA X
 
 Don POPPONE, poi FALCO
 
 don Poppone
 Come diavolo mai l’hanno saputo?
385Possibile che sia
 sino a Roma passata la notizia
 del tesoro?... Eh pensate,
 queste son chiaccherate
 che fa Ghiandina. Lei l’averà detto.
390Oh vizio delle donne maledetto!
 Falco
 Si può venir?
 don Poppone
                            Falco, venite pure.
 Falco
 Compatisca di grazia.
 don Poppone
                                          Eh, lo sapete,
 vi vedo volontieri.
 Falco
 Son venuti da voi due forastieri?
 don Poppone
395Sì; un conte e una contessa
 che vengono di Roma.
 Falco
                                           Altri?
 don Poppone
                                                        Non altri.
 Falco
 (Che Dorina e Giannino
 sbagliato abbian la casa?)
 don Poppone
                                                 E chi doveva
 da me venir?
 Falco
                            Un giovane di garbo
400che Giannino s’appella,
 unito ad una bella,
 venuti a posta sino di Turchia
 per ricercare di vossignoria.
 don Poppone
 Che vogliono da me?
 Falco
                                         Per quel che intesi
405a ragionar fra loro,
 credo vadano in cerca d’un tesoro.
 don Poppone
 San tesori cavar?
 Falco
                                  Credo di sì.
 don Poppone
 Fateli venir qui.
 Falco
                                 Par che dovrebbero
 essere già venuti.
410Son forastieri; si saran perduti.
 don Poppone
 Trovateli di grazia.
 Falco
                                     A ritrovarli
 subito andrò.
 don Poppone
                            Ehi non crediate mica
 ch’io pensi di cavar qualche tesoro;
 ma parlo volontier di certe cose...
415E mi piaccion le genti spiritose.
 Falco
 Io di quelli non sono
 che cercan gli altrui fatti ma ho sentito
 così per accidente
 a dir da quella gente
420che al signor don Poppone il cielo, il fato
 una fortuna grande ha preparato.
 
    Il cielo vi precipiti
 sul capo d’oro i fulmini
 e d’oro una voragine
425vi possa subissar.
 
    Marte, Saturno e Venere
 coll’oro vi tempestino
 ed i tesor vi facciano
 nel giubilo creppar. (Parte)