Le nozze, Bologna, Sassi, 1755

Vignetta Frontespizio
 SCENA VIII
 
 La CONTESSA, MINGONE e detti
 
 la Contessa
 Su, presto; in mia presenza
630da’ la mano a colei. (A Mingone)
 Dorina
 Orsù, padroni miei,
 sapete cosa c’è?
 La festa non si fa senza di me.
 Vi dico apertamente
635che per or non ne voglio saper niente.
 il Conte
 Come c’entrate voi? (Alla contessa)
 la Contessa
                                        Voi, chi v’insegna
 a violentar le figlie in tal maniera?
 il Conte
 Quel briccon di Mingone invan la spera.
 Mingone
 Io non parlo, signore.
 Titta
                                          Anch’io sto zitto.
 Dorina
640Così foste uno lesso e l’altro fritto.
 L’ho detto, lo ridico e lo dirò
 fino che fiato avrò;
 con alcun di costor non vuo’ legarmi;
 e se di maritarmi avrò desio,
645voglio farlo, signori, a modo mio.
 
    Oh questa è bella,
 se son zitella,
 m’hanno per questo
 da comandar;
 
650   io di nessuno
 ci penso un cavolo,
 né meno il diavolo
 mi fa tremar.
 
    Io non li voglio,
655quest’è finita,
 ciascun le dita
 si può lecar.