Le nozze, Bologna, Sassi, 1755

Vignetta Frontespizio
 SCENA III
 
 La CONTESSA e detti
 
 la Contessa
 Masotto.
 Masotto
                   Mia signora.
 la Contessa
495Ben, si è deciso ancora?
 Masotto
 Dirò... Con sua licenza. (Al conte)
 (Per questa parte non stia più dubbiosa,
 che Titta certo non l’avrà in isposa). (Piano alla contessa)
 la Contessa
 (Dunque l’avrà Mingone). (A Masotto)
 Masotto
                                                   (Non saprei,
500lascio tirar la conseguenza a lei). (Alla contessa)
 la Contessa
 (Come andò la facenda?) (A Masotto)
 Masotto
                                                 (In due parole
 Dorina ho persuaso
 ed è per Titta disperato il caso). (Alla contessa)
 la Contessa
 (Bravo davver!) (A Masotto)
 Masotto
                                 (Al certo
505uomini come me ve ne son pochi). (Alla contessa)
 (Ma la testa davver convien che giochi).
 il Conte
 (Che dice?) (A Masotto)
 Masotto
                          (È disperata).
 il Conte
 (Ho piacer ch’ella sia mortificata).
 Masotto
 (Ora non parla più). (Al conte)
 la Contessa
                                         (Come l’intende?) (A Masotto)
 Masotto
510(Fra sé stesso delira). (Alla contessa)
 la Contessa
 (Gli si vede negli occhi il foco e l’ira). (A Masotto)
 il Conte
 Fattor.
 Masotto
                La mi comandi.
 il Conte
                                               Come dissi,
 d’ogni effetto dotale
 che portò la contessa in questa casa,
515preparatemi i conti.
 Masotto
 Quando comanderà, saranno pronti.
 la Contessa
 Badate; nel contratto
 vi ha da essere un patto,
 per cui nel caso di restituzione,
520s’han da considerare i frutti ancora.
 Masotto
 Baderò, sì signora.
 il Conte
 Poi penseremo a sciorre il matrimonio.
 la Contessa
 Liberata sarò da un tal demonio.
 Masotto
 Perdonino, di grazia,
525perché tanta rovina?
 la Contessa
 Non mi può più veder.
 il Conte
                                            M’odia alla morte.
 la Contessa
 Che marito gentil!
 il Conte
                                     Bella consorte!
 Masotto
 E pur parmi vedere
 che lontani non son dal far la pace.
 il Conte
530Con me sempre è sdegnosa.
 la Contessa
 Compatibile io son, se son gelosa.
 Masotto
 Via, s’accostino un poco.
 la Contessa
                                               Oh questo no;
 la prima non sarò.
 Masotto
 Da bravo, padron mio.
 il Conte
535Non voglio essere il primo né men io.
 Masotto
 Un pochin alla volta.
 Un pochino per uno.
 Vi è un po’ di ritrosia;
 con licenza, signor, anderò via.
 
540   Servo umilissimo,
 ossequiosissimo,
 quando mi chiamino
 sarò prontissimo,
 verrò a servir.
 
545   Faccia un passino in là; (All’uno)
 volti quel viso in qua. (All’altro)
 Ah che contento amabile,
 quando due sposi s’amano,
 il cuor che d’ira è torbido
550in pace ritornar.