Bertoldino e Cacasenno Bertoldo, Venezia, Fenzo, 1749

Vignetta Frontespizio
 SCENA VII
 
 Campagna vasta e montuosa sparsa di colline, con albero in mezzo isolato e varie capanne e rustici alberghi, con ponte levatore praticabile che introduce nel palazzo reale.
 
 BERTOLDO a sedere mangiando castagne. BERTOLDINO con la zappa lavorando il terreno. MENGHINA filando. CACASENO sopra un albero raccogliendo frutti. Altri villani e villane sparse qua e là per la campagna e cantano come segue
 
 tutti
 
    Qua si fatica,
 qua si lavora
 ma quando è l’ora
 si mangierà.
 
240   Viva, cantiamo
 la libertà.
 
 Bertoldo
 
    Belle campagne!
 Dolci castagne!
 
 Menghina
 
 Sia benedetta
245la libertà.
 
 Bertoldino
 
    Con questa zappa
 cavo una rappa.
 
 Cacasenno
 
 Correte tutti; (Dall’albero)
 che buoni frutti!
 
 tutti
 
250E quando è l’ora
 si mangierà.
 
    Viva, cantiamo
 la libertà.
 
 Bertoldo
 
    Sono, figliuoli,
255cotti i fagiuoli.
 
 Cacasenno
 
 Eccomi lesto,
 eccomi qua. (Scende dall’albero)
 
 Bertoldino
 
    Oh che animale!
 
 Menghina
 
 T’hai fatto male?
 
 Cacasenno
 
260No, cara mamma, (A Menghina)
 caro papà. (A Bertoldino)
 
 Bertoldo
 
    Cacassennino.
 
 Cacasenno
 
 Nonno bellino.
 
 tutti
 
 Viva, cantiamo
265la libertà. (Parte Bertoldo con i villani e le villane)
 
 Cacasenno
 Mamma, papà, vorrei...
 Bertoldino
                                              E che vorresti?
 Cacasenno
 Vorrei...
 Menghina
                   Parla, asinaccio.
 Cacasenno
 Vorrei che mi donaste un castagnaccio.
 Menghina
 Va’ dal nonno e l’avrai.
 Bertoldino
                                            Che bel ragazzo!
270Tu sei molto ben fatto;
 pare appunto, Menghina, il mio ritratto.
 Menghina
 Veramente tu sei caro e bellino.
 Bertoldino
 Son il tuo Bertoldino,
 questo de’ nostri amori è il dolce frutto,
275ora somiglia tutto
 anco al tuo viso bello
 ed avrà con il tempo il mio cervello.
 Cacasenno
 Addio, mamma...
 Menghina
                                   Vien qua. Cos’hai là dentro?
 Cacasenno
 Niente, niente.
 Menghina
                               Briccone.
280Lasciami un po’ vedere.
 Metti giù queste pere.
 Bertoldino
 Eh lascialo un po’ stare.
 Menghina
 Lo faranno creppare.
 Cacasenno
                                         Eh mamma no.
 Menghina
 Lasciale, dico, o ch’io ti batterò.
 Cacasenno
285Tenete, mamma brutta.
 Menghina
 A me questo, briccone.
 Dov’è, dov’è un bastone?
 Non voglio esser beffata.
 Prenditi mascalzone una guanciata.
 Cacasenno
 
290   Ahi ahi, non farò più,
 aiuto, mio papà.
 La mamma ha dato a me.
 Mai più, no, no, no, no,
 mai più dirò così. (Parte)