Lo speziale, Venezia, Fenzo, 1754

Vignetta Frontespizio
 SCENA VI
 
 LUCINDO, MENGONE e VOLPINO
 
 Lucindo
 Amico preparate
155presto la confezione.
 Volpino
 Preparatemi presto la pozione.
 Mengone
 Ora tosto vi servo.
 Lucindo
 Via...
 Mengone
             Non abbiate fretta.
 (Diavolo! Non intendo la ricetta).
 Lucindo
160(Albina non si vede).
 Volpino
 (Non si vede Grilleta).
 Mengone
                                            (Quel dottore
 ha scritto molto male,
 non so se dica qui spirito o sale).
 Lucindo
 Ditemi, la figliuola
165del signor speziale come sta. (A Mengone)
 Mengone
 Sta bene. (Queste qua
 non so se siano oncie o se sian dramme).
 Volpino
 Amico, in cortesia
 Grilletta la pupilla
170sta bene?
 Mengone
                     Sì signore.
 (Maledetto dottore!
 Non l’intendo né mai l’intenderò.
 Ma la pratica adesso adoprerò).
 Lucindo
 Si potrebbe ad Albina
175dir due parole?
 Volpino
                               E due dirne a Grilletta?
 Mengone
 Questa è un’altra ricetta,
 signori miei, voi l’intendete male;
 io non faccio il mezzan, fo lo speziale.
 Lucindo
 Via, via, non vi alterate.
 Volpino
180Fateci la ricetta e perdonate.
 Mengone
 Dite... Per chi servire
 deve il medicamento? (A Lucindo)
 Lucindo
 Per uno che patisce indigestione.
 Mengone
 Buono. E questa pozione
185per chi voi la prendete? (A Volpino)
 Volpino
 Per uno che non può... se m’intendete.
 Mengone
 Ho inteso; ciascheduno
 avrà le cose sue,
 ora presto vi servo tutti due.
 
190   Per quel che ha mal di stomaco
 vi vuol del reobarbaro,
 per quel che ha il corpo stitico
 la manna opererà,
 presto portate qua. (Ad un giovane)
 
195   Di questo quantum sufficit,
 di questa due manipoli,
 faremo una pozione
 ed una confezione;
 e quel che ha mal di stomaco
200i chiodi mangerà;
 e quel che ha il corpo stitico
 le viscere anderà. (Parte)