Li matti per amore, Venezia, Fenzo, 1754

Assente nell'edizione Zatta Frontespizio
 SCENA VII
 
 CAMILLA e LELIO
 
 Lelio
 Creder chi mai potrebbe
1290che Fazio è l’idol tuo?
 Camilla
                                          Chi crederebbe
 che sia Lelio un indegno,
 che le amanti tradisca,
 che per ancella in casa sua sopporti
 chi n’ebbe già di sposa sua la fede?
1295Forse ignota egli crede
 la sua empietà? So i giuramenti suoi,
 so che pensi e che brami,
 so ch’egli è un traditore e vuol ch’io l’ami.
 Lelio
 Come? Eugenia mentì.
 Camilla
                                             Tu menti ingrato.
1300Eugenia è veritiera, Eugenia è degna
 che tu ti cangi adesso.
 Lelio
 Eugenia sia che vuole, io son lo stesso.
 
    Del cor padrone io sono,
 dove mi par lo volgo,
1305a questa qui lo dono,
 a quella là lo tolgo,
 suo danno a questa e a quella
 che imprigionar nol sa.
 
    La libertade è bella
1310e un cor che sia volubile
 è sempre in libertà.