Li matti per amore, Venezia, Fenzo, 1754

Assente nell'edizione Zatta Frontespizio
 SCENA XVI
 
 LISETTA e FAZIO col servo
 
 Lisetta
 (Ecco qua il galantuomo).
 Fazio
                                                 Io son lo stesso,
 cioè son quel di prima. Esse son pazze,
 cioè pazzo io non sono.
 Lisetta
990(Come può darsi
 che Fazio ad onta mia
 voglia sposar Camilla?)
 Fazio
                                             Ecco Lisetta,
 vediam se questa ancor... Cosa mi guardi?
 Cioè... qual grazia è questa?
 Lisetta
995Signor, vi guardo perché ho gl’occhi in testa.
 Fazio
 Vien qua, vien qua ti dico.
 Lisetta
 Ditelo a vostra moglie.
 Fazio
 Ah? Cioè... Tu non sai chi me la toglie,
 vien qua che tel dirò.
 Lisetta
1000Più non vi credo oibò,
 una me ne faceste
 da non scordar. Furfantarie son queste.
 Una onesta fanciulla
 si tradisse così?
 Fazio
                                Taci... m’ascolta,
1005cioè... questa è la volta,
 giuro per mio bisavolo,
 che tu sarai mia sposa.
 Lisetta
                                            Andate al diavolo,
 non vi credo mai più. Siete un ingrato,
 un’infelice io sono,
1010ed infelice tanto
 che mi vien, se ci penso, agl’occhi il pianto.
 Fazio
 Ah non pianger Lisetta,
 perché... cioè...
 Lisetta
                              Cioè... (Piangendo)
 Fazio
                                            Piango ancor io.
 Lisetta
 Oh me meschina. (Piangendo)
 Fazio
                                    Oh dei! (Contrafacendola)
 Lisetta
1015Non credo più a parole.
 Fazio
 Vado in acqua di viole.
 Lisetta
 Per Camilla lasciar la sua Lisetta?
 Fazio
 Camilla maledetta!
 Lisetta
 Io vaglio più di lei solo in un dito.
 Fazio
1020Pace Lisetta mia, son tuo marito.
 
    Quegl’occhietti piagnolenti
 fa’ che io veda un po’ ridenti,
 non mi far più intenerir.
 
    Ah tu ridi galeotta,
1025ti conosco furbacchiotta
 ma ti voglio castigar.
 
    Ho burlato... Vieni qua,
 bada a me, cioè m’ascolta.
 Ma tu ridi un’altra volta
1030e m’hai fatto già imbrogliar.