Il filosofo di campagna, Venezia, Zatta, 1795

 SCENA XIII
 
 NARDO, poi LESBINA
 
 NARDO
 Pazzo sarei davvero,
 se a costo d’una lite,
 se a costo di temere anche la morte
 procurar mi volessi una consorte.
875Amo la vita assai;
 fuggo, se posso, i guai;
 bramo sempre la pace in casa mia
 e non intendo altra filosofia.
 LESBINA
 Sposo, ben obbligata;
880m’avete regalata.
 Anch’io quando potrò
 qualche cosetta vi regalerò.
 NARDO
 No no, figliuola cara,
 dispensatevi pur da tal finezza.
885Quand’ho un poco di bene, mi consolo
 ma quel poco di ben lo voglio solo.
 LESBINA
 Che dite? Io non v’intendo.
 NARDO
                                                    Chiaramente
 dunque mi spiegherò;
 siete impegnata, il so, con altro amico.
890E a me di voi non me n’importa un fico.
 LESBINA
 V’ingannate, lo giuro. E chi è codesto
 con cui da me si crede
 impegnata la fede?
 NARDO
                                      È un forestiero
 che mi par cavaliero,
895giovane, risoluto, ardito e caldo.
 LESBINA
 (Ora intendo il mister; sarà Rinaldo).
 Credetemi, v’inganna.
 Vostra sono, il sarò, ve l’assicuro;
 a tutti i numi il giuro;
900non ho ad alcuno l’amor mio promesso,
 son ragazza e ad amar principio adesso.
 NARDO
 Eppure in questo loco
 tutt’amor, tutto foco
 sostenne il cavaliero
905che voi siete sua sposa.
 LESBINA
                                             Ah non è vero.
 Di mendace e infedel non vuo’ la taccia.
 Lo sosterrò di tutto il mondo in faccia.
 Qualch’error vi sarà, ve lo protesto.
 Tenero cuore onesto
910per voi serbo nel petto;
 ardo solo per voi di puro affetto.
 NARDO
 (Impossibile par ch’ella m’inganni).
 LESBINA
 Tenera sono d’anni
 ma ho cervello che basta e so ben io
915che divider amor non può il cuor mio.
 Voi siete il mio sposino
 e se amico destino a voi mi dona
 anche un re lascierei con la corona.
 NARDO
 S’ella fosse così...
 LESBINA
                                  Così è purtroppo.
920Ma voi siete pentito
 d’essere mio marito,
 qualch’altra donna amate
 e per questo, crudel, mi discacciate.
 NARDO
 No, ben mio, no, carina;
925siete la mia sposina; e se colui
 o s’inganna o m’inganna o fu ingannato,
 dell’inganno sarà disingannato.
 LESBINA
 Dunque mi amate?
 NARDO
                                       Sì, v’amo di core.
 LESBINA
 Siete l’idolo mio.
 NARDO
                                  Siete il mio amore.