Il filosofo di campagna, Torino, Guibert e Orgeas, 1777

 SCENA VII
 
 LESBINA e detti
 
 LESBINA
 Signor padron, voi siete domandato. (A don Tritemio)
 EUGENIA
 (Ci mancava costei).
 DON TRITEMIO
                                        Chi è che mi vuole? (A Lesbina)
 LESBINA
720Un famiglio di Nardo.
 DON TRITEMIO
 Sente, signor? Del genero un famiglio
 favellarmi desia,
 onde vossignoria,
 s’altra cosa non ha da comandare,
725per cortesia, se ne potrebbe andare.
 RINALDO
 Sì sì, me n’anderò ma giuro ai numi...
 EUGENIA
 (Destin crudele!)
 Rinaldo, questo cor...
 RINALDO
                                         Taci, infedele.
 
    Perché lasciarmi ingrata?
730Senti questi sospiri,
 o cieli, oimè.
 
    Anima mia, ben mio,
 placati e dimmi sì.
 Ma tu non hai pietà.