Il filosofo di campagna, Parma, Stamperia Reale, 1772

 SCENA XIII
 
 NARDO, poi LESBINA
 
 NARDO
855Pazzo sarei davvero,
 se a costo di una lite,
 se a costo di temere anche la morte
 procurar mi volessi una consorte.
 Amo la vita assai;
860fuggo, se posso, i guai;
 bramo sempre la pace in casa mia;
 e non intendo altra filosofia.
 LESBINA
 Sposo, ben obbligata.
 M’avete regalata;
865anch’io, quando potrò,
 qualche cosetta vi regalerò.
 NARDO
 No no, figliuola cara,
 dispensatevi pur da tal finezza.
 Quand’ho un poco di bene, mi consolo;
870ma quel poco di ben lo voglio solo.
 LESBINA
 Che dite? Io non v’intendo.
 NARDO
                                                    Chiaramente
 dunque mi spiegherò;
 siete impegnata, il so, con altro amico
 e a me di voi non me n’importa un fico.
 LESBINA
875V’ingannate, lo giuro. E chi è codesto
 con cui da me si crede
 impegnata la fede?
 NARDO
                                      È un forastiero
 che mi par cavaliero,
 giovane, risoluto, ardito e caldo.
 LESBINA
880(Ora intendo il mister; sarà Rinaldo).
 Credetemi, v’inganna.
 Vostra sono e sarò, ve l’assicuro.
 A tutti i numi il giuro;
 non ho ad alcuno l’amor mio promesso;
885son ragazza e ad amar comincio adesso.
 NARDO
 Eppure in questo loco,
 tutt’amor, tutto foco,
 sostenne il cavaliero
 che voi siete sua sposa.
 LESBINA
                                             Ah non è vero.
890Di mendace e infedel non vuo’ la taccia.
 Lo sosterrò di tutto il mondo in faccia.
 Qualch’error vi sarà, ve lo protesto.
 Tenero core onesto
 per voi serbo nel petto;
895ardo solo per voi di puro affetto.
 NARDO
 (Impossibile par ch’ella m’inganni).
 LESBINA
 Tenera sono d’anni;
 ma ho cervello che basta e so ben io
 che divider amor non può il cor mio.
900Voi siete il mio sposino;
 e se amico destino a voi mi dona,
 anche un re lascierei colla corona.
 NARDO
 S’ella fosse così...
 LESBINA
                                  Così è purtroppo;
 ma voi siete pentito
905d’essere mio marito;
 qualch’altra donna amate
 e per questo, crudel, mi discacciate.
 
    Ah crudel, vuoi tu ch’io pianga?
 Singhiozzando piangerò.
910Guarda, guarda questi occhietti
 come rossi ora li fo.
 
    Basta, via... Ma cosa aspetti?
 Volta il viso, fa’ un sorriso;
 fatti in qua.
 
915   Allegramente,
 la pace è fatta;
 donne, col piangere
 tutto si fa.