Il filosofo di campagna, Parma, Stamperia Reale, 1772

 SCENA IV
 
 RINALDO
 
 RINALDO
 Sciocca ragione, indegna,
 d’anima vil, dell’onestà nemica!
190Ma non vuo’ che si dica
 ch’io soffra un tale insulto,
 ch’io debba andar villanamente inulto.
 O Eugenia sarà mia
 o tu, padre inumano,
195ti pentirai del tuo costume insano.
 
    Taci, amor, nel seno mio,
 finché parla il giusto sdegno;
 o prendete ambi l’impegno
 i miei torti a vendicar.
 
200   Fido amante, è ver, son io,
 ogni duol soffrir saprei;
 ma il mio ben non soffrirei
 con viltade abbandonar. (Parte)