La scuola moderna o sia La maestra di buon gusto, Venezia, Fenzo, 1748

Vignetta Frontespizio
 SCENA III
 
 Galleria.
 
 DRUSILLA e LINDORO
 
 Lindoro
 Credetimi Drusilla
655che quella mia cugina
 quasi pianger mi fa. Trovai Lesbino,
 parlai per essa e par che sia pentito
 d’aver promesso d’essergli marito.
 Drusilla
 Ei n’ha ragion, quel vecchio di Belfiore
660vuol maritar la figlia
 senza darle la dote. Al giorno d’oggi,
 credimi, non è in uso
 le figlie maritar per il bel muso.
 Voglion esser quattrini in quantità.
665Ricchezza e non beltà si stima adesso,
 un tempo il nostro sesso
 era più rispettato;
 ora sono le donne a bon mercato.
 Lindoro
 Io peraltro fo stima
670di voi, non della dote.
 Drusilla
                                          Eh scioccarello
 non diresti così, se tu provasti
 meco i giorni infelici,
 son la fame e l’amor due gran nemici.
 Buon per noi che il tuo zio
675fa il tuo negozio e il mio.
 Lindoro
                                               Sì dite bene,
 credo sia doppia pena
 aver la sposa e non aver da cena.
 Drusilla
 Vanne, mandami qua le mie ragazze.
 Vuo’ divertirmi un poco,
680voglio farle cantar.
 Lindoro
                                     Siete una donna
 in tutto saggia e destra
 ma nell’innamorar siete maestra.
 
    Siete furba, siete scaltra,
 ne sapete più d’ogn’altra.
685Chi lo sente, chi lo sa
 bravo, bravo mi dirà. (Parte)