Il filosofo di campagna, Mannheim, Stamperia Elettorale, [1771]

 SCENA IX
 
 LESBINA e detti
 
 LESBINA
 V’è chi cerca di voi, signora. È giunto (Ad Eugenia)
265adesso, in questo punto,
 forte, lesto e gagliardo,
 il bellissimo Nardo; e il padre vostro
 ha detto, ha comandato
 che gli dobbiate far buona accoglienza,
270se non per genio, almen per obbedienza.
 EUGENIA
 Misera! Che farò?
 RINALDO
                                    Coraggio avrete
 di tradir chi v’adora?
 EUGENIA
                                          È ver, son figlia;
 ma sono amante ancor. Chi mi consiglia?
 LESBINA
 Ambi pietà mi fate.
275A me condur lasciate la faccenda.
 Ritiratevi presto.
 EUGENIA
                                  Vado. (In atto di partire)
 RINALDO
                                               Anch’io. (In atto di seguire Eugenia)
 LESBINA
 Con grazia, padron mio,
 ritiratevi, sì; questo mi preme;
 ma non andate a ritirarvi insieme.
280Voi di qua, voi di là; così va bene.
 EUGENIA
 Soffrite, idolo mio. (Si ritira in una stanza)
 RINALDO
                                      Soffrir conviene. (Si ritira in un’altra stanza)