Il filosofo di campagna, Mannheim, Stamperia Elettorale, [1771]

 SCENA IV
 
 RINALDO solo
 
 RINALDO
 Sciocca ragione indegna
 d’anima vil dell’onestà nemica.
 Ma non vuo’ che si dica
 ch’io soffra un tale insulto,
140ch’io debb’andar villanamente inulto.
 O Eugenia sarà mia
 o tu, padre inumano,
 ti pentirai del tuo costume insano.
 
    Taci, amor, nel seno mio,
145finché parla il giusto sdegno;
 o prendete ambi l’impegno
 i miei torti a vendicar.
 
    Fido amante, è ver, son io,
 ogni duol soffrir saprei;
150ma il mio ben non soffrirei
 con viltate abbandonar. (Parte)