Il filosofo di campagna, Barcellona, Generas, 1770

 SCENA IV
 
 DON TRITEMIO, poi RINALDO e CAPOCCHIO
 
 TRITEMIO
 Se denaro vorrà gliene darò,
 purché sicuro sia con fondamento
 e che almeno mi paghi il sei per cento.
 Ma che vedo! È colui
555che mi ha chiesto la figlia, or che pretende?
 Col notaro che vol? Che fare intende?
 RINALDO
 Compatite, signor...
 TRITEMIO
                                       La riverisco.
 RINALDO
 Compatite se ardisco
 replicarvi l’incomodo. Temendo
560che non siate di me ben persuaso,
 ho condotto il notaro,
 il qual patente e chiaro
 di me vi mostrerà
 titolo, parentela e facoltà.
 TRITEMIO
565(È ridicolo invero!)
 CAPOCCHIO
                                      Ecco, signore,
 l’istromento rogato
 d’un ricco marchesato;
 ecco l’albero suo, da cui si vede
 che per retro camino
570vien l’origine sua dal re Pipino.
 TRITEMIO
 Oh capperi! Che vedo!
 Quest’è una bella cosa in verità.
 Ma della nobiltà, signor mio caro,
 come andiamo del par con il denaro?
 RINALDO
575Mostrateli i poderi,
 mostrateli sinceri i fondamenti.
 CAPOCCHIO
 Questi sono istromenti
 e di compre e di censi e di livelli.
 Questi sono i contratti buoni e belli.
 
580   Nel Quatrocento
 sei possessioni,
 nel Cinquecento
 quatro valloni,
 anno millesimo
585una ducea,
 milletrentesimo
 una contea
 emit etcaetera,
 
    case, casoni,
590giurisdizioni,
 frutti annuali,
 censi e cambiali
 sic etteccetera,
 cum etteccetera.