Il filosofo di campagna, Bologna, Sassi, 1770

 SCENA XVI
 
 LA LENA sola
 
 LA LENA
 Se fosse in casa mia
970questa signora zia, confesso il vero,
 non vi starei con essa un giorno intero.
 Sprezza la contadina,
 perché nata in città per accidente,
 perché bene sa far l’impertinente.
975Eppur quando ci penso,
 bella vita è la nostra ed onorata.
 Sono alla sorte ingrata,
 allorché mi lamento
 d’uno stato ripien d’ogni contento.
 
980   Qui si fa quello che piace
 e si vive meglio assai,
 nulla turba mai la pace,
 ogni cosa dà piacer.
 
    Niun sa farmi il bell’umore,
985«Padroncina» ognun mi dice
 «siam qui pronti al suo voler».
 Se poi sposami un signore,
 già quest’isola felice
 sarà tutta in mio poter.
 
990   Che bel successo
 sarà mai questo.
 Io come un cavolo
 quasi men resto
 solo a pensare,
995immaginare
 qual festa e giubilo
 dovrò goder.