Il filosofo di campagna, Bologna, Sassi, 1770

 Illustrissimi ed eccelsi signori,
    sotto l’ombra vostra, illustrissimi ed eccelsi signori, comparisce nelle pubbliche scene questo giocoso dramma che di condecorare in quella miglior guisa che le forze nostre consentono abbiam noi procurato. Mai però, lo sappiam, sarà egli tale che sufficiente testimonianza renda di quell’ossequio che a tributarvelo ci conduce; e chi tra l’elevazione del grado e de’ meriti vostri e la bassezza di tale offerta oserebbe parlare di proporzioni? D’uop’è che la bontà vostra or si distingua e dall’un canto discendendo ad accettare il dono, dall’altro del favor vostro l’offerta graziando, quella illustriate e l’animo nostro ricrear vogliate ed eriggere a più belle speranze. Degnatevi, illustrissimi ed eccelsi signori ai prieghi che ve ne facciamo nell’atto di umilissimamente dedicarci di voi illustrissimi ed eccelsi signori umilissimi divotissimi ed ossequiosissimi servidori.
 
    Gl’impresari
    Bologna, 17 febraro 1770