Il filosofo di campagna, Londra, Griffin, 1769

 SCENA III
 
 NARDO, poi LESBINA
 
 NARDO
 Io crepo dalle risa!
 LESBINA
900Ma cappari! Si vede
 affé che mi volete poco bene.
 In casa aspetto Nardo e non si viene.
 NARDO
 Mi ha trattenuto don Tritemio un poco.
 Concludiam, se ti piace, in questo loco.
 LESBINA
905Io non vi voglio più; sono arrabbiata.
 NARDO
 Cosa dici?
 LESBINA
                      È tra noi bella e spicciata.
 NARDO
 Crudele! E tanto core
 di dirmelo hai nel volto?
 Sfoga più tosto, sfoga il tuo rigore.
910Aprimi pure il petto,
 strappami il cor, quel core
 che sospira per te. (Che cosa fo?
 Non vo’ darle piacer col mio dolore.
 Voglio da lei fuggir).
 LESBINA
                                        Dove ten vai?
 NARDO
915Vado a chi ha più pietà.
 LESBINA
 Qualche pietosa bella hai qui d’intorno?
 NARDO
 (Voglio rifarmi). È bella come il giorno.
 LESBINA
 Vattene pure a lei, che io vado intanto
 a qualcun altro che mi brama accanto.
 NARDO
 
920   Ah, poiché pietà non senti
 dell’acerbo mio martire,
 vado anch’io; non voglio dire
 cosa intendami di far.
 
 LESBINA
 
    Dove vai? Voglio sapere
925cosa pensi tu di fare;
 ma fa’ pur quel che ti pare,
 che non voglio più parlar.
 
 NARDO
 
    Dunque addio; vado a morire.
 
 LESBINA
 
 (Io mi sento inorridire).
 
 NARDO
 
930Vado aprirmi questo seno.
 
 LESBINA
 
 (Io mi sento venir meno).
 
 NARDO
 
 Ah, sì, vado, poiché vedo
 che speranza più non v’è.
 
 LESBINA
 
    Dove vai? (Io più non reggo).
 
 NARDO
 
935A morir.
 
 LESBINA
 
                   Perché?
 
 NARDO
 
                                    Per te.
 
 A DUE
 
    Ah, non voglio!
 
 NARDO
 
                                  Dunque resto.
 
 LESBINA
 
 No, va’ pur.
 
 NARDO
 
                         Che gioco è questo?
 Ah, da quell’occhio languido
 veggo che m’ami ancor.
 
 LESBINA
 
940   Per te deliro e smanio,
 per te son tutta amor.
 
 A DUE
 
    Oh, che gioia! Oh, che contento!
 Dentro al seno il cor mi sento
 per dolcezza liquefar.
 
 NARDO
 
945   Qua la man.
 
 LESBINA
 
                             La mano e poi?
 
 NARDO
 
 Diverremo tra di noi.
 
 LESBINA
 
 Che?
 
 NARDO
 
             Io marito.
 
 LESBINA
 
 E moglie?
 
 NARDO
 
                      Tu.
 
 LESBINA
 
    Vuoi la man?
 
 NARDO
 
                               Se me la dai.
 
 LESBINA
 
950Non vorrei...
 
 NARDO
 
                          E quanto stai?
 
 LESBINA
 
 Ah, mio ben, non posso più!
 
 A DUE
 
    Che smania, che fuoco,
 che incendio, che ardore!
 Io sento che il core
955nol può più soffrir. (Partono)