Il filosofo di campagna, Loreto, Sartori, 1769 (Civitanova, Il filosofo in villa)

 SCENA VII
 
 LESBINA e detti
 
 LESBINA
 Signor padron, voi siete domandato. (A don Tritemio)
 EUGENIA
705(Ci mancava costei).
 DON TRITEMIO
                                        Chi è che mi vuole? (A Lesbina)
 LESBINA
 Un famiglio di Nardo.
 DON TRITEMIO
 Sente signor? Del genero un famiglio
 favellarmi desia
 onde vossignoria,
710s’altra cosa non ha da comandare,
 per cortesia se ne potrebbe andare.
 RINALDO
 Sì sì, me n’andrò ma giuro ai numi,
 vendicarmi saprò.
 EUGENIA
                                    (Destin crudele!)
 Rinaldo questo cor...
 RINALDO
                                        Taci infedele.
 
715   Perfida figlia ingrata,
 padre spietato indegno,
 non so frenar lo sdegno,
 l’alma si scuote irata,
 empio, crudele, audace,
720pace per me non v’è. (Or all’uno, or all’altro)
 
    E tu che alimentasti (A Lesbina)
 sinora il foco mio
 colla speranza, oh dio!
 così tu m’ingannasti?
725L’offeso cuor aspetta
 vendetta anche di te.