Il filosofo di campagna, Vienna, Ghelen, 1768

 SCENA VI
 
 DON TRITEMIO e NARDO
 
 DON TRITEMIO
 Oh questa sì ch’è bella,
1290Nardo, a cui l’ho promessa,
 me l’ha fatta involar? Per qual ragione?
 Sì sì, l’ha fatta da politicone.
 Eugenia non voleva...
 Rinaldo pretendeva...
1295Ei l’ha menata via;
 anche questa sarà filosofia.
 NARDO
 Io creppo dalle risa.
 Oh che caso ridicolo e giocondo!
 Oh che gabbia de pazzi è questo mondo!
 DON TRITEMIO
1300(Eccolo qui l’amico). (Vedendo Nardo)
 NARDO
                                         (Ecco il buon padre).
 DON TRITEMIO
 Galantuomo, che fa la figlia mia?
 NARDO
 Bene, al comando di vossignoria.
 DON TRITEMIO
 Rapirmela mi pare
 una bella insolenza.
 NARDO
1305La cosa è fatta e vi vorrà pazienza.
 DON TRITEMIO
 Io l’ho promessa a voi.
 E lei quella sfacciata
 cosa dice di me?
 NARDO
                                 Non dice niente.
 DON TRITEMIO
 Non teme il padre?
 NARDO
                                      Non l’ha neanco in mente.
 DON TRITEMIO
1310Basta. Chi ha fatto il mal
 farà la penitenza;
 dote non ne darò certo certissimo.
 NARDO
 Sì sì fate benissimo;
 stimo que’ genitori
1315cui profittan dei figli anco gl’errori.
 DON TRITEMIO
 Dov’è? La vuo’ vedere.
 NARDO
                                            Per ora no.
 DON TRITEMIO
 Eh lasciatemi andar.
 NARDO
                                         Ma non si può.
 DON TRITEMIO
 La volete tener sempre serrata?
 NARDO
 Sì, fin che ella è sposata.
 DON TRITEMIO
1320Quest’è una mal’azzion che voi mi fate.
 NARDO
 No; caro amico non vi riscaldate.
 DON TRITEMIO
 Mi riscaldo, perché
 si poteva con me meglio trattare;
 se l’aveva promessa,
1325lo sposo aveva le raggioni sue.
 NARDO
 I sposi erano due,
 v’erano de’ contrasti, onde per questo
 quel che aveva più amor fatto ha più presto.
 DON TRITEMIO
 Io l’ho promessa a voi.
 NARDO
1330Ma lei voleva il suo Rinaldo amato.
 DON TRITEMIO
 Ma questo...
 NARDO
                          Orsù quello ch’è stato è stato.
 DON TRITEMIO
 È ver; non vo’ impazzire;
 li ho trovati alla fine e ciò mi basta,
 doppo il fatto si loda;
1335chi l’avuta l’avuta e se la goda.
 
    Da me non speri
 d’avere un soldo,
 se il manigoldo
 vedessi lì.
 
1340   Se se n’è andata,
 se si è sposata
 da me non venga
 non verrò qui.
 
    Chi ha avuto ha avuto,
1345chi ha fatto ha fatto,
 non son sì matto,
 non vuo’ gettare,
 non vuo’ dotare
 la figlia ardita
1350che se n’è gita
 da me così. (Parte)