Il filosofo di campagna, Londra, Griffin, 1768

 SCENA V
 
 Camera con tavolino, calamaro e sedie.
 
 LESBINA, poi NARDO con CAPOCCHIO, poi DON TRITEMIO
 
 LESBINA
 Oh, se sapessi il modo
 di burlare il padron, far lo vorrei.
 Basta, m’ingegnerò;
 tutto quel che so far, tutto farò.
 NARDO
725Lesbina, eccoci qui. Se don Tritemio
 ci ha mandati a chiamar perché io vi sposi,
 lo farò volentier; ma non vorrei
 che vi nascesse qualche parapiglia,
 qualche imbroglio novel fra serva e figlia.
 LESBINA
730La cosa è accomodata.
 La figliuola sposata
 sarà col cavalier che voi sapete;
 ed io vostra sarò, se mi volete.
 NARDO
 Don Tritemio dov’è?
 LESBINA
                                         Verrà a momenti.
735Signor notaro intanto
 prepari bello e fatto
 per un paio di nozze il suo contratto.
 CAPOCCHIO
 Come! Un contratto solo
 per doppie nozze? Oibò.
740Due contratti farò, se piace a lei,
 che non vo’ dimezzar gli utili miei.
 LESBINA
 Ma facendone un solo,
 fate più presto e avrete doppia paga.
 CAPOCCHIO
 Quando è così, questa ragion m’appaga.
 NARDO
745Mi piace questa gente,
 della ragione amica,
 che ama il guadagno ed odia la fatica.
 LESBINA
 Presto dunque, signore;
 finché viene il padrone
750a scriver principiate.
 CAPOCCHIO
 Bene; principierò.
 Ma che ho da far?
 LESBINA
                                    Scrivete, io detterò.
 CAPOCCHIO
 
    In questo giorno etcaetera,
 dell’anno mille etcaetera,
755promettono, si sposano...
 I nomi quali sono?
 
 LESBINA
 
 I nomi son questi...
 (Ohimè! Viene il padrone!)
 
 TRITEMIO
 Ehi, Lesbina.
 LESBINA
                            Signore.
 TRITEMIO
760Eugenia non ritrovo.
 Si sa dov’ella sia?
 LESBINA
                                   No, certamente.
 TRITEMIO
 Tornerò a ricercarla immantinente.
 Aspettate un momento,
 signor notaro.
 LESBINA
                             Intanto
765lo faccio principiar. Io detto; ei scrive.
 TRITEMIO
 Benissimo.
 NARDO
                        La sposa
 non è Lesbina?
 LESBINA
                               Certo;
 le spose sono due;
 una Eugenia si chiama, una Lesbina.
770Con una scritturina
 due matrimoni si faranno, io spero;
 non è vero, padrone?
 TRITEMIO
                                         È vero, è vero. (Parte)
 LESBINA
 Presto, signor notar; via seguitate.
 NARDO
 Terminiamo l’affar.
 CAPOCCHIO
                                       Scrivo, dettate.
 
775   In questo giorno etcaetera,
 dell’anno mille etcaetera,
 promettono, si sposano...
 I nomi quali sono?
 
 LESBINA
 
 I nomi sono questi.
780Eugenia con Rinaldo
 dei conti di Pancaldo.
 
 NARDO
 
 Dei Trottoli Lesbina
 con Nardo Ricottina.
 
 CAPOCCHIO
 
 Promettono, si sposano;
785la dote qual sarà?
 
 LESBINA
 
    La dote della figlia
 saranno mille scudi.
 
 CAPOCCHIO
 
 Eugenia mille scudi
 pro dote cum etcaetera.
 
 NARDO
 
790La serva quanto avrà?
 
 LESBINA
 
 Scrivete; della serva
 la dote eccola qua.
 
    Due mani assai leste
 che tutto san far.
 
 NARDO
 
795Scrivete; duemila
 si puon calcolar.
 
 LESBINA
 
    Un occhio modesto,
 un animo onesto.
 
 NARDO
 
 Scrivete; seimila
800lo voglio apprezzar.
 
 LESBINA
 
    Scrivete; una lingua
 che sa ben parlar.
 
 NARDO
 
 Fermate, cassate;
 tremila per questo
805ne voglio levar.
 
 CAPOCCHIO
 
    Duemila, seimila,
 battuti tremila,
 saran cinquemila;
 ma dite, di che?
 
 LESBINA, NARDO
 
810Contenti ed affetti,
 diletti per me.
 
 A TRE
 
    Ciascuno lo crede,
 ciascuno lo vede
 che dote di quella
815più bella non v’è.
 
 TRITEMIO
 
    Corpo di satanasso!
 Cieli! Son disperato!
 Ah, m’hanno assassinato!
 Arde di sdegno il cor!
 
 LESBINA, NARDO
 
820   Il contratto è bello e fatto.
 
 CAPOCCHIO
 
 Senta, senta, mio signore.
 
 TRITEMIO
 
    Dov’è la figlia andata?
 Dove me l’han portata?
 Empio Rinaldo indegno,
825perfido rapitor!
 
 CAPOCCHIO
 
    Senta, senta, mio signor.
 
 TRITEMIO
 
 Sospendete, non sapete?
 Me l’ha fatta il traditor!
 
 LESBINA
 
    Dov’è Eugenia?
 
 TRITEMIO
 
                                   Non lo so.
 
 NARDO
 
830Se n’è ita?
 
 TRITEMIO
 
                       Se ne andò.
 
 CAPOCCHIO
 
 Due contratti.
 
 TRITEMIO
 
                             Signor no.
 
 CAPOCCHIO
 
    Casso Eugenia cum etcaetera.
 Non sapendosi etcaetera
 se sia andata o no, etcaetera.
 
 TUTTI
 
835   Oh che caso! Oh che avventura!
 Si sospenda la scrittura,
 che dipoi si finirà.
 
    Se la figlia fu involata,
 a questa ora è maritata;
840e presente la servente,
 questa ancor si sposerà.
 
 Fine dell’atto secondo