Il filosofo di campagna, Livorno, Coltellini, 1768

 SCENA V
 
 DON TRITEMIO e poi LENA
 
 DON TRITEMIO
 Figlia figlia sgraziata,
1165dove sei? Non ti trovo; ah se Rinaldo
 mi capita alle mani,
 lo vo’ sbranar, come fa l’orso i cani.
 LENA
 Signor, che cosa avete
 che sulle furie siete?
 DON TRITEMIO
1170Ah! Son assassinato.
 M’han la figlia involato,
 non la trovo, non so dov’ella sia.
 LENA
 E non vi è altro?
 DON TRITEMIO
                                 Una minchioneria!
 LENA
 Eugenia vostra figlia
1175è in sicuro, signor, ve la prometto.
 È collo sposo suo nel nostro tetto.
 DON TRITEMIO
 Là dentro?
 LENA
                       Signorsì.
 DON TRITEMIO
 Collo sposo?
 LENA
                          Con lui.
 DON TRITEMIO
                                           Ma Nardo dunque...
 LENA
 Nardo mio zio l’ha caro,
1180per ordin suo vo a prender il notaro. (Parte)