Il filosofo di campagna, Livorno, Coltellini, 1768

 ATTO SECONDO
 
 SCENA PRIMA
 
 Camera di don Tritemio.
 
 EUGENIA e LESBINA
 
 LESBINA
 Venite qua, signora padroncina;
 tenete quest’anello,
510ponetevelo in dito,
 fate che il vostro genitor lo veda,
 lasciate che la sposa egli vi creda.
 EUGENIA
 Tu m’imbrogli, Lesbina, e non vorrei...
 LESBINA
 Se de’ consigli miei
515vi volete servir per voi qui sono.
 Quando no, vel protesto, io v’abbandono.
 EUGENIA
 Deh non m’abbandonare. Ordina, imponi,
 senza cercar ragioni
 lo farò ciecamente;
520ti sarò, non temer, sempre obbediente.
 LESBINA
 Quest’anello tenete,
 quel che seguì sapete
 e quel che seguirà
 regola in avvenir ci porgerà.
 EUGENIA
525Ecco mio padre.
 LESBINA
                                 Presto,
 ponetevelo al dito.
 EUGENIA
 Una sposa son io senza marito.