Il filosofo di campagna, Vicenza, Bressan, 1767

 SCENA IV
 
 DON TRITEMIO e poi LA LENA
 
 DON TRITEMIO
 Figlia, figlia sgraziata
1190dove sei? Non ti trovo; ah se Rinaldo
 mi capita alle mani
 lo vuo’ sbranar, come fa l’orso i cani.
 LENA
 Signor che cosa avete
 che su le furie siete?
1195Fin là dentro ho sentito
 che siete malamente inviperito.
 DON TRITEMIO
 Ah! Son assassinato.
 M’han la figlia involato;
 non la trovo, non so dov’ella sia.
 LENA
1200E non vi è altro?
 DON TRITEMIO
                                 Una minchionaria!
 LENA
 Eugenia, vostra figlia,
 è in sicuro, signor, ve lo prometto.
 E collo sposo suo nel nostro tetto.
 DON TRITEMIO
 Là dentro?
 LENA
                       Signorsì.
 DON TRITEMIO
1205Collo sposo!
 LENA
                         Con lui.
 DON TRITEMIO
                                          Ma Nardo dunque...
 LENA
 Nardo, mio zio, l’ha a caro.
 Per ordin suo vo a prender il notaro. (Parte)