Il filosofo di campagna, Treviso, Pianta, 1765

 Eccellenza,
    sotto l’ombra del venerato patrocinio di vostra eminenza a dedicare si viene il presente dramma giocoso. Destinato a dover essere sulle scene oggetto di trattenimento a questo pubblico, non potevo scegliere prottetor più adequato di chi con tanto merito al pubblico stesso gloriosamente presiede. Quando nell’implorata raguardevole prottezzione insignito venga d’un fregio sì luminoso, potrà ben a ragione andarsene di sì propizia sorte fastoso. Non isdegni pertanto l’eminenza vostra di usare di sua somma clemenza verso l’umilissima mia persona che ardisce di consacrarglielo. Da l’indole sua magnanima e grande, che non ricusa abbassarsi perfino ai più umili, ben ripromettesi la preciosa implorata fortuna chi con il più profondo ossequio non cesserà di pubblicarsi dell’eminenza vostra umilissimo ossequiosissimo obbligatissimo servitore.
 
    Giacomo Dalla Tavola